Zingaretti si dimette, Conte ricatta il Pd. Intanto D'Amato si candida

Zingaretti si dimette, Conte ricatta il Pd. Intanto D'Amato si candida
di autore Redazione - Pubblicato: 09-11-2022 00:00

POLITICA - Il Lazio va al voto il 12 febbraio: il Governatore uscente ha illustrato oggi il suo lavoro svolto in questi dieci anni alla guida del Lazio. Il suo assessore alla Sanità domani annuncerà la sua discesa in campo in un'iniziativa al Brancaccio che sarà aperta da Corrado Augias. Il leader del M5S: "I dem scelgano tra noi e il termovalorizzatore a Roma". L'ira del presidente uscente: "Lo abbiamo deciso noi da anni e non lo decide certo Giuseppe Conte. Non serve che ce lo ricordi"

Domani mattina "firmerò le mie dimissioni". Lo ha detto questa mattina il governatore del Lazio Nicola Zingaretti durante la conferenza per il rapporto di fine mandato. "Firmerò le mie dimissioni - ha sottolineato il neo deputato del Pd, eletto il 25 settembre a Montecitorio - dopo l'intervento alla Corte dei Conti al decimo giudizio di parifica del rendiconto della Regione Lazio".

In merito alle alleanze per le elezioni che si terranno verosimilmente il 12 febbraio 2023, Zingaretti ha sottolineato: "Ho ascoltato la conferenza stampa di ieri. Io penso che in questo modo Conte rompe l'alleanza di centrosinistra che governa il Lazio, senza motivo, perché la Regione non ha mai autorizzato e mai autorizzerà nessun inceneritore. Lo abbiamo deciso noi da anni e non lo decide certo Giuseppe Conte. Non serve che ce lo ricordi".

Ieri, Giuseppe Conte, parlando delle regionali nel Lazio ha infatti posto un ricatto al Pd: "Il progetto lanciato dal M5s per il voto del Lazio non potrà basarsi sulla costruzione di nuovi inceneritori così come è stato per la Capitale. Non abbiamo cambiato idea rispetto a quello che abbiamo sempre detto. Chi lavorerà con noi al piano regionale dovrà farlo per un’opera di riconversione della centrale di Civitavecchia, bisogna farlo in fretta perché ci sono mille posti di lavoro da salvaguardare. Con questi vertici del Pd - continua attaccando indirettamente il suo ex ministro Gualtieri, oggi sindaco di Roma - abbiamo difficoltà a sederci allo stesso tavolo, sono andati avanti sul termovalorizzatore anche a rischio di spaccare la maggioranza".

D'AMATO NON FA CHIACCHIERE

Intanto domani, al teatro Brancaccio di Roma, Alessio D'Amato, l'assessore alla Sanità in prima linea durante la pandemia nel Lazio, annuncerà la sua candidatura. L' apertura è prevista una prolusione di Corrado Augias sulle sfide del nostro tempo, a seguire un panel di brevi contributi presentati dalla giornalista radiofonica Benedetta Bertini a partire da Francesca Colavita sulle donne e la sfida del covid, è la ricercatrice del team dell’Istituto Spallanzani che per primo ha isolato il virus, premiata dal Presidente Sergio Mattarella.

A seguire l’intervento di Pierluigi Marini, chirurgo coordinatore della chirurgia robotica dell’Azienda ospedaliera San Camillo, che parlerà della sfida rappresentata dal Metaverso, Monica Paba, commerciante di Centocelle che parlerà della sfida rappresentata dalla crisi economica. Dario D’Ambrosi è l’ideatore del movimento teatro patologico, che unisce palcoscenico e malattia mentale, ha ricevuto da Kerry Kennedy il premio Human Rights Italia, che parlerà della sfida dell’integrazione, Lucia Di Marcotullio, ricercatrice di medicina molecolare dell’Università Sapienza di Roma ha guidato un team di ricerca contro le progressioni tumorali, per la sfida al cancro. Federico Pizzarotti, già sindaco di Parma, interverrà sul tema della sfida della partecipazione civica. Inoltre, sarà presente il sociologo e scrittore, Luigi Manconi. L'ex assessore alla Sanità è sostenuto per ora da Azione di Carlo Calenda, in attesa che Pd e M5S scelgano cosa fare.





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