Risse e accoltellamenti, ora Cassino ha paura. Oggi un'altra lite in centro

Risse e accoltellamenti, ora Cassino ha paura. Oggi un'altra lite in centro

CRONACA - Domani si riunisce in Prefettura il Comitato il comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Le opposizioni in pressing sul sindaco. Borraccio e Leone: "Cassino è una città insicura, non è uno slogane ma una devastante realtà". Chiara Trotta di Gioventù Nazionale: "È ora che chi di dovere metta in campo le dovute azione per garantire l’incolumità di uomini, donne, bambini ed anziani che vivono nella città martire

di Francesca Messina

Anche oggi pomeriggio ennesima lite in pieno centro. Un acceso diverbio è successo tra un ragazzo e una ragazza in via Enrico De Nicola. Qualche parola di troppo e sono volati anche alcuni schiaffi. La scena non è passata inosservata alle persone che si trovavano lungo quel tratto, che hanno provveduto subito ad allertare le Forze dell’Ordine.

 Inoltre visto il perdurare di numerosi episodi di risse a Cassino, il Prefetto di Frosinone ha convocato il Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Lo ha annunciato il sindaco Enzo Salera. Quindi nella riunione di domani sicuramente verranno chiesti maggiori controlli da parte del primo cittadino.

Ricordiamo innanzitutto il fatto accaduto ieri a Cassino in via Virgilio dove una ragazza è stata accoltellata nelle ore centrali del pomeriggio. A tal proposito sono intervenuti anche gli attivisti di “Gioventù Nazionale” evidenziano: “L’ennesimo episodio di violenza in pieno centro a Cassino ci fa pensare ad una città senza regole e abbandonata ormai a se stessa.

L’incolumità dei cittadini, giovani, adulti ed anziani è a rischio ogni giorno senza che il principale responsabile della sicurezza pubblica, il sindaco, muova un dito”, Lo ha dichiarato Chiara Trotta presidente di Gioventù Nazionale Cassino.

“Si continua a parlare delle difficoltà delle forze dell’ordine nel gestire determinate criticità a causa della carenza di personale - rincara la dose Chiara Trotta- .

È chiaro che, viste le condizioni di lavoro, agli agenti non si può chiedere di più, e sarebbe anche un sacrilegio criticare il loro operato, ma è pur vero che le istituzioni devono essere in grado di far sentire la propria voce affinché questo stato di cose venga sovvertito.

Risse e borseggi sono ormai all’ordine del giorno nei fine settimana, ladri che entrano ed escono dalle abitazioni come niente fosse, questo soprattutto in periferia, ed ora anche accoltellamenti: i cittadini di Cassino non meritano di vivere in queste condizioni di insicurezza. È ora che chi di dovere metta in campo le dovute azione per garantire l’incolumità di uomini, donne, bambini ed anziani che vivono nella città martire. Certo è che un’amministrazione comunale autorevole farebbe di tutto per far sentire la propria voce”.

L'AFFONDO DI BORRACCIO E LEONE

2Cassino è una città insicura. Non è uno slogan tantomeno una esagerazione ma una devastante realtà sotto gli occhi di tutti. Non passa giornata che la cronaca giornalistica non riporti notizie di episodi di violenze fisiche e di risse, di furti in abitazioni, di spaccio alla luce del giorno e ora anche di accoltellamenti".

A parlare sono i consiglieri comunali di opposizione Laura Borraccio e Benedetto Leone, promotori del manifesto 'Per un' altra Cassino', che argomentano: "Non bastano gli spot elettorali, le frasi ad effetto e il vocabolario della “bellezza” che l’Amministrazione Salera, spolvera in ogni occasione, come un mero espediente per dare una sensazione di sicurezza ai cittadini quando, nemmeno dietro l’angolo ma nelle piazze centrali si continua a spacciare. Perché si possono chiudere le strade, parlare di isola pedonale, piantare aiuole e alberi ma è tutto irrisorio se una ragazza continua ad aver paura di tornare a casa sola perchè la strada che deve percorrere continua a non essere illuminata adeguatamente. E non parliamo delle periferie ma del centro città. E tutto ciò perché questa amministrazione, alla prova dei fatti, dimostra di non essere all’altezza né del ruolo né della fiducia dei suoi elettori: tre erano le grandi promesse fatte nel programma elettorale da Salera:

1. L’illuminazione pubblica efficiente.

2. Potenziamento del sistema di video sorveglianza.

3. Controllo quotidiano dei punti nevralgici di viabilità.
La realtà è invece sotto gli occhi di tutti. Centro città al buio, telecamere spente, nessun ferito controllo della viabilità.


Cassino ha da sempre avuto i suoi problemi, non vogliamo negarlo: sarebbe ipocrita. Ma questa situazione di estrema insicurezza e profondo degrado che abbiamo davanti è sulla bocca di tutti i cittadini in maniera tristemente trasversale. Non basta una riqualificazione di una piazza per autoincensarsi come buona amministrazione, Cassino in questi anni e’ peggiorata.
E mentre la gente è stufa, il comune, che dovrebbe fare da coordinatore e promotore di politiche e azioni per tutelare la sicurezza e la riqualificazione, finisce per inseguire poche misure di facciata che non producono alcun risultato concreto. Ciò che fa più ribrezzo, e’ ascoltare Sindaco e Assessore alle politiche sociali in TV, che parlano di questionari da dare ai giovani e assenza delle famiglie come modelli, nel tentativo di dare una lettura dei gravi fatti di insicurezza e violenza accaduti in città.


Noi non ci limitiamo solo a indicare il problema: dai banchi dell’opposizione abbiamo più volte provato a portare in aula il tema della sicurezza, ma il nostro contributo non è stato mai ascoltato. La risposta da parte dell’assessore alla sicurezza e di esponenti della maggioranza restituisce in un certo modo la misura della alienazione degli stessi rispetto alla città: “il problema non sussiste, non c’è nessun allarme”.


E se il Sindaco vuole rimanere sordo alle richieste dei suoi cittadini, basterebbe una minima presenza sui social per notare le continue grida di disperazione e rabbia che si susseguono.
La sicurezza è una cosa seria e complessa e non può essere ridotta con gli spot elettorali e le frasi ad effetto. Una Cassino sicura si costruisce riqualificando i quartieri, ascoltando i cittadini, promuovendo una “movida” diffusa in tutta la città, assicurando illuminazione, trasporti capillari e di qualità, organizzando eventi culturali e, infine, interloquendo con le forze dell’ordine. Se il Sindaco non è in grado né di tener fede alle sue promesse elettorali né di arginare questa immensa ondata di delinquenza, abbia almeno il buon senso di interrogare la propria coscienza, e accogliere la disponibilità dell’opposizione a dargli una mano, con proposte concrete e meno slogan. Tre gliele diamo ora:

  1. Tavolo permanente della sicurezza, coordinato dalla Prefettura che coinvolga tutte le forze dell’ordine
  2. Prevenzione nelle scuole
  3. investire nella vigilanza notturna impiegando la polizia locale adeguatamente formata per affiancare le forze dell'ordine. Non
    Su questi primi tre punti, caro Salera noi ci siamo per collaborare e darle una mano, aspettando che sia proprio lei, a sua coscienza e nell’interesse esclusivo della città, a portare in Consiglio Comunale la discussione e il confronto sulla sicurezza in città. Non si perda più tempo dietro slogan e responsabilità altrui





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