Forti piogge, frana la montagna: pomeriggio di panico a Formia

Forti piogge, frana la montagna: pomeriggio di panico a Formia

CRONACA - Travolte le auto in sosta. Bomba d'acqua e disagi anche nel Cassinate. Ciacciarelli affonda il colpo: "Scandaloso il disinteresse e disimpegno dimostrato dalla Regione Lazio che non ha riconosciuto lo stato di calamità sugli eventi dello scorso 8 settembre" 

di Francesca Messina

Un forte nubifragio si è abbattuto nel pomeriggio in provincia di Latina. Un alluvione lampo ha colpito il comune di Formia. Un fiume di fango e detriti, è partito dalla collina, ha attraversato il paese, ed ha culminato il suo tragitto in mare, trascinando ogni cosa.  Una valanga d’acqua quindi ha stravolto la frazione collinare di Santa Maria La Noce. Ed è iniziata quindi la conta dei danni. Bomba d’acqua anche a Cassino e nelle frazioni periferiche. Allagamenti e disagi, particolarmente in centro in via Bellini vicino alla Scuola Media Di Biasio, nei pressi della Villa Comunale e lungo via Gari dove la forte pioggia ha fatto saltare alcuni tombini. Problemi dovuti al maltempo si sono registrati anche nel Cassinate.

A tal proposito interviene anche il consigliere regionale Pasquale Ciacciarelli che ribadisce quanto aveva già detto agli inizi del mese di Settembre.

“Scandaloso il disinteresse e disimpegno dimostrato dalla Regione Lazio  sul vero e proprio dramma atmosferico che si è abbattuto lo scorso 8 settembre  in Provincia di Frosinone ed in particolare sulle comunità di: Frosinone, Alatri, Boville Ernica, Veroli, Arce, Ripi, Torrice Strangolagalli, ma anche nel sud della Provincia, quindi a Cassino e nel Cassinate. Queste zone, infatti, sono state duramente colpite da eccezionali precipitazioni atmosferiche, delle vere e proprie palle di grandine, grandi come quelle da tennis, che hanno provocato auto distrutte, vetri in frantumi, alberi abbattuti, rami nelle carreggiate stradali, tetti delle case divelti. Per non parlare degli ingenti danni provocati dall’eccezionale evento atmosferico alle coltivazioni, in particolare agli uliveti. Le precipitazioni non hanno risparmiato, nè i centri urbani nè le periferie, dove i danni ei disagi per i cittadini sono stati di particolare gravità e rilevanza.

 Per tutti questi motivi, avevo sollecitato la Regione per attivare subito gli interventi regionali di competenza, Legge regionale 26 febbraio 2014 n. 2, art. 15 comma 1, di dichiarare lo stato di calamità regionale per queste zone. È vergognoso non aver riconosciuto ciò! Continuiamo a dare battaglia con il sindaco di Torrice Alfonso Santangeli e  gli altri primi cittadini abbandonati da Zingaretti e dal Partito Democratico.”





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