Il Vescovo Antonazzo all'Itis "Ettore Majorana"

Il Vescovo Antonazzo all'Itis "Ettore Majorana"

SCUOLA - Pace e Solidarietà  i temi dibattuti durante l’incontro con gli studenti e Sua Eccellenza il Vescovo Gerardo Antonazzo nel corso della sua visita pastorale

Pace e Solidarietà  i temi dibattuti al Majorana durante l’incontro tra gli studenti del Majorana  e Sua Eccellenza il Vescovo Gerardo Antonazzo nel corso della sua visita pastorale.

Un incontro nel corso del quale l’ospite ha  ringraziato i giovani studenti e le loro famiglie, i docenti e il personale tutto per la  generosità e disponibilità mostrata  in  risposta all’appello di aiuto per la  popolazione ucraina ma soprattutto , un incontro nel corso del quale il vescovo ha dibattuto su   temi inerenti la dignità umana e la ricerca di Dio. Pace, solidarietà, integrazione,  educazione , convivialità e diversità  gli aspetti  sui quali  ha posto l’attenzione nel corso del suo intervento .

Dopo un breve saluto ai partecipanti, Sua Eccellenza  il vescovo, ha dato inizio al suo intervento  citando le forti parole pronunciate pochi giorni fa da Papa Francesco: "Se noi non eliminiamo la guerra dalla storia, sarà la guerra ad eliminare noi dalla storia".

Di seguito, un  interessante e profondo confronto dialettico nel corso del quale tante sono state le domande poste dai giovani presenti. Di seguito una sintesi di alcune di esse. 

Claudia: “la pace è un concetto a cui ogni persona aspira e ognuno può fare molto di più di quanto non si pensi comunemente. Cosa possiamo cambiare della nostra quotidianità per far sì che “pace” non sia solo una parola ma diventi spirito di iniziativa?”.  “Con la parola pace spesso s’intende la non guerra, ma, la pace e altra cosa, la pace rientra anche nei rapporti sociali,  è  capire  che le ragioni e i torti non sono da  una sola parte; occorre imparare a mettersi nei panni dell’altro e comprendere le loro ragioni. La pace è mettersi in gioco…” è stata la risposta di S.E. il  Vescovo.

Alla domanda di Francesco: “Nel contesto storico attuale, quale contributo personale noi giovani possiamo offrire per la costruzione di un mondo più solidale e di pace?“….S.E. risponde: ”la parola pace, senza valore, impegno non vale nulla.  Nella pace c’è anche disaccordo, diversità ma anche e soprattutto integrazione,  conoscenza e incontro tra e differenze, rispetto. L’estremismo della pace, che insegna Gesù è infatti amare il proprio nemico.

Nel suo intervento Giorgio chiede:“ Perché si portano avanti ideali sbagliati?” …così la risposta dell’ospite: “Le questioni sociali, sono in grado di creare le stesse ideologie nella storia anche a distanza di anni, ma l’attenzione sta nel non ripetere gli stessi errori.

Giovanni chiede: “Cosa può fare una persona per contribuire alla pace?”. Risposta: “…In ciò che facciamo  abbiamo la possibilità di fare diverse scelte, ma occorre  fare in modo che queste scelte rieduchino i rapporti di ogni giorno”

A conclusione dell’intervento, il dirigente scolastico, prof. Pasquale Merino,  è intervenuto affermando: “L’'identità cristiana è imprescindibile nella costruzione umana dello studente e, in   prossimità delle festività pasquali,  esorto gli insegnanti  a soffermarsi su questa verità.. La scuola  deve essere un luogo educativo e ciò che raccomando ai docenti  è di essere prima di tutto degli educatori”. Prima dei saluti finali  viene  donata a Sua Eccellenza, in segno di gratitudine ed amicizia,  una maglietta e a sua volta fa dono al dirigente di  un simbolo di “pace”.

Redazione AD Majorana – Testo e foto

Farina A., Zappulla S., Secondino F., Silottini J., Di Giovanni A., Rotondo D. Giangrande C.





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