Cassino, la "stele della bonifica" spezzata e gettata nei rifiuti

Cassino, la "stele della bonifica" spezzata e gettata nei rifiuti
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 08-03-2022 00:00

IL FATTO - Dopo il conflitto bellico la allora cassa per il Mezzogiorno rimise negli argini il fiume Rapido salvando ettari ed ettari di terreno, e le campagne dalla malaria. Ecco adesso cosa è successo

Era tutto un pantano. Fiume Rapido e campagna circostante. Il bombardamento alleato aveva creato un tutt'uno a Cassino tra terra e fiume. Passato il conflitto, la allora cassa per il Mezzogiorno, bonificò e rimise negli argini il fiume Rapido, salvando ettari ed ettari di terreno, e le campagne dalla malaria.

A ricordare queste opere idrauliche così importanti, una stele in pietra per ogni stralcio del fiume bonificato. Un pezzo di storia seppure di pietra per ricordare alle future generazioni che la forza, ovvero il fiume non è nulla senza controllo cioè gli argini.

Una di queste stele, era sul Quinto ponte è stata sradicata, spezzata e lasciata li, come una vittima dell'incuria, e del degrado.

Qualche mese fa, lo smantellamento di una baracca che per anni in quel punto vendeva la frutta. Non è dato sapere chi ha materialmente spezzato questo simbolo della rinascita di Cassino. La cosa importante è che la stele ritorni al suo posto, a testimonianza della ricostruzione, della rinascita di una città che ha sofferto gli orrori della guerra.

Salvatore Trupiano





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