Stellantis, il piano di Tavares preoccupa e divide: "Poche garanzie per l'Italia"

Stellantis, il piano di Tavares preoccupa e divide: "Poche garanzie per l'Italia"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 02-03-2022 00:00

ECONOMIA - La Fiom proclama lo stato di agitazione per garantire l’occupazione in tutti gli stabilimenti fino all’incontro convocato dal Mise per il prossimo 10 marzo. Uliano della Fim-Cisl: "Ora serve la messa a terra degli obiettivi". Si mobilitano anche le istituzioni locali. Buschini: "Lavorare ad un patto per il Lazio Regione dell’Automotive". Tutti i dettagli del lungo pomeriggio di ieri

"Un piano al 2030 che vola in alto. Ora è necessario scaricarlo a terra nel nostro Paese, per salvaguardare stabilimenti e occupazione. Nell’incontro del 10 al MISE si discuta di investimenti e lanci produttivi". A parlare sono il segretario generale Fim-Cisl Roberto Benaglia e il Segretario nazionale Fim Cisl-Ferdinando Uliano che a margine della presentazione del piano industriale da parte di Tavares dicono: "È stato indubbiamente utile conoscere oggi dalla presentazione del Piano le strategie complessive del Gruppo Stellantis, la sua visione e le scelte di prospettiva di un settore in forte cambiamento, ma per noi è indispensabile comprendere quali sono le scelte di investimento e di prospettiva che riguardano le realtà italiane di Stellantis".

Chiediamo per questo a partire dall’incontro in sede ministeriale del 10 marzo prossimo, da noi ampiamente sollecitato, che ci sia una declinazione su come s’intende sviluppare il piano nei suoi vari aspetti per cogliere l’obiettivo della salvaguardia industriale, occupazionale e la saturazione degli impianti. È necessario ora comprendere quali e quanti sono i lanci di nuove produzioni, la loro tempistica, la priorità per noi è quella saturare con nuovi lanci gli impianti italiani e dare sicurezza all’occupazione e comprendere la coerenza complessiva con gli impegni già presi e la loro fattibilità. Chiediamo al Governo Italiano di farsi garante di un confronto negoziale che come organizzazioni sindacali riteniamo indispensabile per il futuro di un settore industriale importante come quello dell’automotive".

STATO DI AGITAZIONE

"Il piano strategico a lungo termine 'Dare Forward 2030' presentato oggi dall’amministratore
delegato di Stellantis Carlos Tavares non contiene nessuna garanzia per i metalmeccanici italiani. È proclamato lo stato di agitazione per garantire l’occupazione in tutti gli stabilimenti, fino all’incontro convocato dal Mise per il prossimo 10 marzo".

È questa la posizione di Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Michele
De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive che a margine dell'incontro di ieri spiegano: "È necessario un confronto sul piano industriale, sul futuro dei lavoratori in produzione, negli enti di ricerca e sviluppo e nelle funzioni di staff, e sulle aziende della componentistica committenti.

Le lavoratrici e i lavoratori stanno subendo la cassa integrazione da anni. La mancanza di investimenti e di lancio di nuovi modelli hanno determinato un impatto negativo sui salari. Le condizioni di lavoro sono inoltre complessivamente peggiorate, aggravate dalle fermate produttive improvvise per l’approvvigionamento di componenti".

Proseguono i due: "È importante la svolta elettrica e l’annuncio della produzione di batterie di cui il governo non ha comunicato nulla ai sindacati e ai lavoratori. Se non ci saranno garanzie, a partire dal 10 marzo, sulle missioni produttive, sugli investimenti, sui modelli e sui volumi, la Fiom si mobiliterà con le lavoratrici e con i lavoratori per un piano necessario per superare il ricorso agli ammortizzatori sociali e per far ripartire l’industria dell’automotive con investimenti per la transizione nel nostro Paese".

IL TAVOLO REGIONALE - PARLA BUSCHINI

Lavorare ad un patto per il “Lazio Regione dell’Automotive”, coinvolgendo tutte le istituzioni locali, le forze sociali, sindacali, datoriali e l’università, che concerti le scelte e le azioni, per rendere il nostro territorio appetibile a nuovi investimenti. Questo è l’impegno che si è assunto il tavolo che ho convocato oggi, alla presenza dei sindaci di Cassino e Piedimonte San Germano, dei colleghi Sara Battisti e Pasquale Ciacciarelli, della camera di commercio , del rettore dell’Università Marco Dell’Isola, del presidente del consorzio industriale Francesco De Angelis, del vice presidente della provincia Alessandro Cardinali, dei rappresentanti sindacali e datoriali, alla presenza dell’assessore allo sviluppo economico della Regione Lazio Paolo Orneli.

Il consigliere regionale argomenta: "Un dibattito proficuo, iniziato poche ore dopo la conferenza di Tavares, ad di Stellantis, che ha messo in fila le priorità sulle quali lavorare nei prossimi mesi per stare al fianco di imprese e lavoratori. Il tavolo è stato aggiornato per incontrare l’assessore al Lavoro Di Berardino e al tempo stesso è stato deciso di far diventare questo appuntamento di carattere regionale e per me questo è motivo di grande soddisfazione".

IL TAVOLO REGIONALE - LA POSIZIONE DELLA FIOM

In data odierna si è svolta la prima riunione operativa del tavolo regionale del lazio dell’automotive, la Regione ha confermato la volontà di sostenere il settore sia con investimenti diretti regionali sia con il ricorso agli investimenti collegati ai contratti di sviluppo del MISE, ai fondi del PNRR ed europei.

Gli interventi hanno sottolineato la necessità strategica per la filiera regionale di rafforzare i rapporti di fornitura con stellantis e di diversificare produzioni e rapporti con le altre case costruttrici ed i fornitori di primo livello delle case automobilistiche.

CGILRoma e Lazio, Fiom CGIL Roma e Lazio, Camera del Lavoro CGIL di Frosinone e Latina e Fiom CGILFrosinone e Latina hanno sottolineato la necessità di tutelare l’occupazione attraverso due direttrici principali la prima relativa alla strutturazione di una strumentazione di ammortizzatori sociali ad hoc per affrontare le crisi e le transizioni occupazionali nelle fasi di ristrutturazione aziendale e la seconda di organizzazione di processi formativi per le aziende in fase di riposizionamento produttivo; hanno poi sottolineato la necessità di strutturare due tavoli regionali su investimenti e riposizionamento competitivo sia sui settori tradizionali della filiera automotive sia sui nuovi segmenti produttivi collegati alle nuove filiere emergenti dall’elettrificazione, dalla sostenibilità e digitalizzazione dell’auto.

Nelle conclusioni la regione ha dato disponibilità a lavorare su questa impostazione sostenendo la necessità di trasformare il tavolo locale in tavolo regionale anche con contributi specialistici esterni alla composizione attuale del tavolo. La regione inoltre si è resa disponibile alla sottoscrizione di un Patto regionale per l’automotive in cui formalizzare l’impegno del territorio a sostegno del settore e delle filiere collegate.





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