"Ora il riutilizzo sociale dei beni sottratti alla criminalità"

"Ora il riutilizzo sociale dei beni sottratti alla criminalità"
di autore Redazione - Pubblicato: 01-02-2022 00:00

IL FATTO - L'appello di Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, dopo l'operazione di ieri a cui hanno partecipato, oltre alla Dia e l’Arma dei Carabinieri, anche il Gruppo della Guardia di Finanza di Cassino coordinati dalla Procura di Cassino e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma

“Grazie alla Dia- Centro Operativo di Roma e all’Arma dei Carabinieri di Cassino per aver dato esecuzione alla confisca di 12 immobili nei confronti di un clan di origine rom presente nello scenario criminale della provincia di Frosinone. Una confisca molto importante perché colpisce nelle sue ricchezze illecite un sodalizio criminale egemone nello spaccio di droga, usura ed estorsioni. La confisca eseguita ieri è ancora più importante perché rappresenta l’esito di indagini a cui hanno partecipato, oltre alla Dia e l’Arma dei Carabinieri, anche il Gruppo della Guardia di Finanza di Cassino coordinati dalla Procura di Cassino e dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma che hanno fornito elementi robusti ai fini della sentenza di confisca emessa dalla Terza Sezione-Misure di Prevenzione- del Tribunale di Roma (LEGGI QUI: Usura, estorsione e spaccio: confiscati beni a una famiglia rom. )

Una splendida cooperazione tra organi delle Stato che rappresenta da molti anni l’arma vincente contro le mafie. A tutti  loro esprimiamo la nostra più sincera gratitudine. Decisive rispetto alla confisca sono state le operazioni “I due Leoni” del 2016 e quella del 2019 “San Bartolomeo” che hanno configurato un sodalizio criminale diretto da esponenti del clan Spada-Morelli che avevano instaurato un regime di monopolio delle piazze di spaccio del cassinate in collegamento con clan casertani e napoletani.

L’aggressione ai patrimoni si conferma una delle misure più efficaci nel contrasto alla criminalità organizzata. Gli immobili e i terreni confiscati a Cassino devono diventare luoghi di riscatto civile e beni comuni dedicati a funzioni culturali e sociali. L’agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati individui insieme al Comune di Cassino e alla Prefettura di Frosinone dei percorsi preferenziali affinché questi immobili vengano restituiti ai cittadini nel più breve tempo possibile, perché solo così trasformiamo i luoghi del malaffare in spazi di socialità liberi dal condizionamento dei poteri criminali”.

Così in una nota Gianpiero Cioffredi, Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio.





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