Covid, ecco il piano per salvare la scuola in presenza

Covid, ecco il piano per salvare la scuola in presenza
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 02-01-2022 00:00

IL FATTO - Questa mattina le anticipazioni su la Repubblica di quelle che saranno le scelte del Governo: "Con un caso niente quarantena. Se sono due solo i non vaccinati in Dad". Le regioni in ordine sparso: De Luca valuta la chiusura di un mese. D'Amato: "Per salvare la scuola servono solo i vaccini". Ecco i numeri di oggi. Primo morto dell'anno in Ciociaria

Salvare la scuola in presenza, è una corsa contro il tempo a pochi giorni dal rientro, tra il 7 e il 10 gennaio, perché a correre, e forte, è anche il virus. Per questo motivo a Palazzo Chigi si sta lavorando ad un nuovo protocollo. L'ufficialità arriverà nei prossimi giorni. Secondo quanto anticipato oggi in anteprima sul quotidiano la Repubblica in un articolo a firma di Ilaria Venturi, il piano è il seguente: nulla cambia alla materna, dove i piccoli non sono vaccinati: le modifiche si applicherebbero dalla primaria in su.

Con un caso positivo in classe, i compagni rimangono tutti in presenza per essere chiamati al tampone a 10 giorni: viene definita “auto-sorveglianza”. Se i casi sono due, la frequenza resta solo per i vaccinati con ciclo completo, in base all’età, e i guariti negli ultimi tre mesi, sempre con tampone a 10 giorni; per gli altri è prevista la quarantena, dunque lezioni in Dad. Con tre casi o più sono le Asl a gestire i focolai valutando la sospensione dell’attività per tutti. Salta dunque il doppio tampone: il primo previsto immediatamente al primo positivo in classe, il secondo dopo 5 giorni.

Intanto le Regioni vanno in ordine sparso. L’Abruzzo ha già rinviato la riapertura delle scuole al 10 gennaio, mentre il governatore campano Vincenzo De Luca valuta l’ipotesi di chiudere le primarie per un mese — con lezioni in Dad — per vaccinare i bambini. All’orizzonte il rischio di decisioni in ordine sparso, un déjà vu di quanto accaduto in passato. Nel Lazio si fa sentire come sempre l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato, che ribadisce la sua linea: "L'unico modo per salvare la scuola in presenza è correre con i vaccini".

Oggi, intanto, sul fronte dei contagi - complice anche il fatto che ieri, giorno festivo, si sono svolti pochi tamponi - si registrano "solo" 153 casi. Nulla a che vedere con i numeri di ieri quando i nuovi positivi erano oltre mille. In provincia di Latina sono 630 i nuovi casi e 2 i decessi nelle ultime 24 ore. In Ciociara si registra già un morto nel 2022: una donna di 92 anni residente a Sora con pregresse patologie. Spiega D'Amato: "Rispetto al 2 gennaio dello scorso anno 1.619 ricoveri in meno in area medica, 163 in meno in terapia intensiva e 9 decessi in meno. Numeri che dimostrano l’importanza della vaccinazione. Nel Lazio superata quota 11 milioni di somministrazioni e di queste 2 milioni sono dosi di richiamo oltre il 42% della popolazione adulta. Superato il 96% di adulti che ha ricevuto la doppia dose e l’90,5% degli over 12 sempre in doppia dose".

Prosegue l'assessore: "Da domani il Lazio entrerà nella cosiddetta zona Gialla, bisogna essere prudenti, rispettare le regole e non ritardare la prenotazione del vaccino. La dose booster può esser fatta, a parità di efficacia, sia con Moderna che con Pfizer, al momento non abbiamo problemi di forniture.

Sono disponibili nel mese di gennaio oltre 1 milione di posti e oltre 50 mila per lo specifico vaccino pediatrico nella fascia 5-11 anni. L’argine ad Omicron è la vaccinazione, anche per questo si è deciso, grazie alla disponibilità delle strutture di AIOP Lazio di procedere domenica 9 gennaio all’open day in 14 strutture anche per chi ha fatto la seconda dose a distanza di 120 giorni. E’ in corso a Rieti, presso la caserma Verdirosi il primo open day dell'anno dove si registra una ottima affluenza anche di cittadini da fuori della provincia".





Articoli Correlati