Rotondo-Paliotta, scontro al calor bianco

Rotondo-Paliotta, scontro al calor bianco
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 20-12-2021 00:00

POLITICA - Il sindaco di Pontecorvo risponde per le rime alla consigliera: "Stia serena, non abbiamo bisogno dei professorini di Pop. Non mi risulta che lei sia sempre stata nel campo del Centrosinistra. Io e i miei collaboratori non abbiamo bisogno di tessere di partito"

“Comprendo l'ossessione che Annalisa Paliotta prova per me: ha provato a sfidarmi nel 2015 ed è stata naturalmente relegata all'opposizione, ci ha riprovato nel 2020 da candidato sindaco e ha raccolto meno di mieri due assessori e quindi capisco il livore e l'ossessione che la dottoressa Paliotta prova nei miei confronti”.

A parlare è il sindaco di Pontecorvo dopo che in giornata, dalle nostre colonne, la consigliera comunale ha tuonato: “Il trasformismo politico di Rotondo è sempre meno credibile”.

La replica del primo cittadino della città fluviale non si fa attendere, ed è al vetriolo: “Premesso che non ho mai aspirato ad essere Presidente del Consiglio per cui mi basta fare il sindaco di Pontecorvo - la prima volta eletto, la seconda riconfermato - significa che almeno la stima della mia comunità nei miei confronti c’è, mentre lei è stata relegata due volte all’opposizione. Capisco che lei i suoi a adepti fanno sempre della teoria il loro obiettivo e vogliono sembrare dei professorini che non fanno nulla di costruttivo - spiega Rotondo con una buona dose di sarcasmo - però volevo ricordare alla dottoressa Paliotta che non mi sembra che la sua storia sia stata sempre di sinistra. Non voglio fare allusioni perché non mi permetto, ma guardasse nella sua di storia politica e non in quella altrui”.

Argomenta Rotondo: “Ho passato dieci anni in Forza Italia e non li rinnego, così come non rinnego l’anno trascorso nella Lega; io rinnego soltanto le mancate promesse fatte o i mancati supporti di alcuni esponenti della Lega per cui ognuno fa le sue scelte: io e i miei 4 fidi collaboratori abbiamo deciso di abbandonare la Lega perchè possiamo tranquillamente amministrare senza tessere di partito: non dobbiamo fare concorsi pubblici o aspirare a qualcosa per cui la tessera è vitale”.

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Il sindaco è un fiume in piena: “Mi fa piacere che Paliotta a risultato acquisito dica di avere votato un esponente del Centrosinistra così potrà avere un colloquio con un consigliere provinciale di suo riferimento perché lei finora oltre Pontecorvo non è mai uscita e non ha riferimenti politici regionali e nazionali, a differenza nostra dove ci aprono le porte dappertutto. Paliotta ha dimostrato in questi anni i suoi risultati: prima degli eletti della lista Roscia nel 2015, relegata all’opposizione; con una lista da candidato sindaco è arrivata terza. La prima volta non la conoscevano, la seconda le hanno confermato una sonora bocciatura”.

Quindi, in conclusione, il sindaco Rotondo cita Matteo Renzi e dice: “Cara Paliotta, stai serena. Io non ho bisogno di consiglieri che mi diano indicazioni sulle mie ideologie politiche. Ognuno ha le sue, ognuno le conserva, le trasforma, le cambia o le migliora: ma certamente non abbiamo bisogno dei professorini di Pop per darci indicazioni sull’aspetto politico”.





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