Cassa integrazione sotto l'albero per gli ausiliari del traffico

Cassa integrazione sotto l'albero per gli ausiliari del traffico
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 08-11-2021 00:00

POLITICA - Ammortizzatori sociali fino al 31 dicembre: oggi a Cassino l'assemblea di Ugl e Usb con i lavoratori. Enzo Valente non risparmia critiche ai confederali: "Ci sono sindacati senza iscritti che lavorano per dividere". Pronti allo sciopero (ma non tutti)

Dal 1° novembre i 32 ausiliari del traffico della Publiparking, la società che gestisce il servizio dei parcheggi a pagamento nella città di Cassino, sono in cassa integrazione. Gli ammortizzatori sociali riguardano tutto il personale fino al 31 dicembre.

Ma non sono i due mesi a preoccupare i sindacati: Ugl e Usb - le sigle che vantano il maggior numero di iscritti tra il personale - vedono questa richiesta di ammortizzatori sociali come un campanello d'allarme per il futuro. Ovvero? La possibilità di procedere con gli esubueri a partire dal 2022.

Per questo motivo in mattinata i sindacati hanno voluto riunire i lavoratori. L'assise si è svolta in sala Restagno, promossa da Ugl e Usb. Nel corso della riunione non è stato escluso nulla: neanche la possibilità di adottare clamorose forme di protesta e di partire anche con uno sciopero.

Una proposta che non ha registrato l'unanimità in quanto molti hanno fatto notare che l'adesione sarebbe in ogni caso bassa. "Non ci ha mai regalato niente nessuno, quello che abbiamo ottenuto ce lo siamo guadagnato con le nostre lotte" ha ricordato il segretario dell'Ugl Enzo Valente che ha invitato i lavoratori a non farsi attrarre dalle sirene che tentano di dividere i lavoratori. Duro l'affondo nei confronti di Cgil, Cisl e Uil: "Ci sono sindacati che hanno poche unità di iscritti eppure tentano di imporre la loro linea e che non hanno una posizione chiara a difesa dei lavoratori nei confronti della società e dell'amministrazione comunale".

Il leader dell'Ugl ha invitato la società a rispettare le regole: "Questa società si è aggiudicata un bando con 35 persone da assumere; 2 si sono ritirate subito e sono rimaste 33 unità, un lavoratore è stato licenziato e siamo a 32.

Adesso non può chiedere di fare anche ricorso agli ammortizzatori sociali anche perché la crisi pandemica legata alle chiusure non c'è più e se hanno problemi in altre zone dove il traffico è legato alla stagione estiva tagliassero il personale in quelle città: non possono essere i lavoratori di Cassino a pagare per gli altri".





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