I consiglieri si stancano di stare in Consiglio. E Venturi firma le dimissioni

I consiglieri si stancano di stare in Consiglio. E Venturi firma le dimissioni
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 28-10-2021 00:00

POLITICA - L'opposizione lascia l'Aula dopo tre ore tra divisioni e imbarazzo. Questa mattina il confronto tra il sindaco Salera e Renato De Sanctis dopo lo scontro in Consiglio. Ora reste da sciogliere il nodo dell'assessore all'Ambiente: la lettera d'addio è sulla scrivania del sindaco ma non è ancora stata protocollata

Ore 19.05 di martedì 26 ottobre. Alle ore 16 aveva preso il via - nella sala Restagno di Cassino, per la prima volta da febbraio 2020 alla presenza del pubblico - il Consiglio comunale con ben 19 punti all'ordine del giorno. Partiamo da un dato di fatto: al netto di un'alienazione, una piccola modifica al Regolamento e la variazione al piano triennale delle opere pubbliche, gli altri 16 punti sono stati portati in Aula dalle opposizioni.

Molte interrogazioni, qualche mozione. Il fatto che dopo oltre tre mesi dall'ultimo Consiglio comunale le commissioni non abbiano prodotto nulla da portare all'attenzione del Consiglio, è un punti di non secondaria importanza e che dovrebbe interrogare la maggioranza di Centrosinistra che governa la città.

CHI CAVALCA LA PROTESTA

Le opposizioni, legittimamente, hanno messo in campo la loro azioni di contrasto. Anche cercare di cavalcare una protesta non è una novità per le minoranze: lo hanno fatto martedì le attuali opposizioni con gli ambientalisti, lo ha fatto l'attuale sindaco quando sedeva suo banchi dell'opposizione con i sindacati e gli ausiliari del traffico.

E' il classico gioco delle parti: nulla di nuovo sotto il sole, insomma. Quel che ha creato invece un qualche sconcerto è stato il fatto che l'opposizione, che legittimamente aveva presentato una marea di mozioni e interrogazioni, a un certo punto della seduta, dopo aver discusso le interrogazioni e qualche altro punto, ha chiesto di spostare tutte le mozioni ad un prossimo Consiglio. Magari era una strategia, e ci auguriamo vivamente che sia così. Perchè a prendere per buono quel che abbiamo sentito in Consiglio da alcuni esponenti dell'opposizione, viene da rabbrividire.

UN PARADOSSO IMBARAZZANTE

Dopo tre ore, alle 19 del pomeriggio, i consiglieri - che legittimamente prendono un gettone di presenza per rappresentare i cittadini in assise - hanno lamentato stanchezza e hanno chiesto di rinviare ad una prossima seduta. A farsi portavoce è stato il consigliere Petrarcone e chi scrive ricorda i consigli comunali che finivano a volte dopo la mezzanotte proprio negli anni in cui Petrarcone era sindaco. Non è piacevole sentire un nutrito gruppo di consiglieri lamentarsi per la stanchezza di stare in Consiglio: più che altro, è un paradosso.

CHI RESTA... SE NE VA!

Non tutti i consiglieri di minoranza sono però andati via. Alcuni sono rimasti. Tra questi Franco Evangelista che ha invitato i colleghi a non presentare più mozioni se poi non hanno la forza e la volontà di restare in Consiglio. E' rimasto in Aula anche Renato De Sanctis. Così come annunciato poche ore prima su queste colonne (LEGGI QUI: De Sanctis prepara lo strappo, Venturi pronto a lasciare), puntuale, arrivato al punto 13 all'ordine del giorno ha annunciato di voler rompere il patto programmatico con il sindaco Salera. Sono volate parole grosse.

L'assessore Emiliano Venturi, per togliersi dall'imbarazzo, ha preferito non presentarsi in assise. Ha varcato nuovamente le scale del Comune questa mattina. Non ha ancora presentato ufficialmente le dimissioni, ma ha detto informalmente al sindaco che è pronto a farlo. La lettera è sulla scrivania di Salera, ma non ancora protocollata. Il primo cittadino si è confrontato anche con Renato De Sanctis: entrambi sono rimasti sulle stesse posizioni. Le dimissioni di Venturi, seppur con dispiacere personale da parte del sindaco, verosimilmente verranno protocollate accettate forse già domani. La surroga dovrebbe arrivare entro il mese di novembre. E potrebbe non essere l'unico cambio in vista del secondo tempo.





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