Depuratore Cosilam, gli ambientalisti si appellano al Prefetto

CASSINO - Da un sopralluogo effettuato ieri si evidenziano le criticità della pompa di sollevamento. E i consiglieri di opposizione chiedono le dimissioni di Gino Ranaldi. Ecco perchè

Gli ambientalisti continuano a mantenere alta la guardia per quel che riguarda il depuratore Cosilam e i rischi ambientali connessi. Andrea Vizzaccaro, a nome del coordinamento ambientale del Cassinate, ha chiesto un incontro al prefetto Portelli per illustrare le criticità ancora permanenti anche alla luce dell'incontro avuto con il Consorzio di Bonifica dove si evince che il Rio Fontanelle arriva a un punto di presa per la bonifica per le acque irrigue. Contestualmente, Dario Leva del Comitato Allerta Cerro, ha chiesto invece al sindaco di Cassino, Enzo Salera, di convocare un tavolo tecnico con il Cosilam e con il Consorzio Unico del Lazio.

Inoltre, nella giornata di ieri, gli ambientalisti hanno effettuato un sopralluogo al depuratore e si evince che la pompa si sollevamento S1, gestita da AeA per conto del Cosilam, è tenuta in condizioni che non assicurano affatto la tutela ambientale.

Alla luce di tutte queste criticità, si muove anche la politica. I consiglieri comunali di opposizione Giuseppe Golini Petrarcone, Salvatore Fontana, Massimiliano Mignanelli e Benedetto Leone hanno presentato una mozione in cui si chiede: la convocazione di un Consiglio Comunale con all’odine del giorno “tutela dell’ambiente e salute pubblica dei cittadini di Cassino”, coinvolgendo il Ministero, le Istituzioni Regionali e Provinciali, il Consorzio unico Industriale con il suo Presidente, le Associazioni e i comitati, al fine di affrontare tutti insieme la delicata situazione del depuratore; al Sindaco di adottare ogni provvedimento in suo potere per tutelare la sicurezza, la sanità e l’igiene pubblica; le dimissioni del Capogruppo PD in Consiglio Comunale Avv. Gaetano Ranaldi da consigliere del Comitato di Controllo Analogo e Congiunto della Società A&A.