Miss Marple: perché parlare solo di Sherlock Holmes?

Miss Marple: perché parlare solo di Sherlock Holmes?

RUBRICHE - Torna l'appuntamento domenicale con Centrifugamente Vanessa: "Non mi sorprende il fatto che, anche in questa disciplina, l’attenzione sia rimasta focalizzata solo su un uomo, in questo caso il dott. Holmes, ed il mondo femminile è rimasto in un ripostiglio"

Conosciamo tutti il grande Sherlock Holmes, sia per le numerose storie tramandate/lette da bambini e soprattutto per i film ed alcune serie tv che (specie negli ultimi anni) hanno portato di nuovo a galla la figura di questo personaggio tremendamente affascinante.

Holmes è un uomo dalle mille qualità: sa suonare il violino, riesce a capire da un dettaglio apparentemente frivolo una gran quantità di informazioni sul suo interlocutore ed è in grado di conoscere le quotazioni di mercato di artisti semisconosciuti (non si sa come!) ecc... Insomma è un uomo che sa sorprendere, oltre che un grande professionista.

Eppure, da psicologa forense quale sono, non posso non fare la pignola ed evidenziare che, nonostante io stessa sia particolarmente affascinata dal buon vecchio Sherlock, il suo metodo è puramente intuitivo e ciò non è a favore della disciplina...il Profiler deve utilizzare metodi standardizzati e scientifici, altrimenti il mago di turno va bene ugualmente! Ebbene, dopo questo mio breve sfogo che (spero) saprete perdonarmi, tornerei all’argomento cardine di oggi: Miss Marple.

Chi sarà mai costei? SILENZIO. Non mi sorprende il fatto che, anche in questa disciplina, l’attenzione sia rimasta focalizzata solo su un uomo (in questo caso il dott. Holmes) ed il mondo femminile è rimasto in un ripostiglio. Questa donna, tra tutti i/le detective è infatti la meno credibile: è una vecchia zitella di paese, pazzerella, molto astuta e amante del gossip che vive le sue giornate osservando con curiosità tutto e soprattutto TUTTI.

Eppure è proprio questo suo vizio che la porta a risolvere intrighi e misteri apparentemente complessi ed irrisolvibili. Jane Marple utilizza un metodo di indagine, infatti, particolarmente insolito: associa un fatto/ un’azione ad avvenimenti già accaduti in precedenza nel paese e, poiché la natura umana è “sempre la stessa”, prima o poi il colpevole verrà smascherato con relativa facilità.

Nata dalla penna della regina indiscussa del giallo Agatha Christie mentre, a causa di un guasto al treno su cui viaggiava, fu costretta a restare per parecchie ore presso una stazioncina di campagna... e da questa storia particolarmente bizzarra ecco che nasce un altro personaggio bizzarro allo stesso modo: la nostra vecchietta detective matta. Allora, se ho smosso almeno un minimo della vostra curiosità, perché non leggere questi fantastici racconti?





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