Depuratore Cosilam, Sardellitti e Leone suonano la sveglia alla politica

Depuratore Cosilam, Sardellitti e Leone suonano la sveglia alla politica
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 28-09-2021 00:00

IL FATTO - La consigliera provinciale spiega che è giunto il momento di una rinascita etica e boccia la politica locale. Il leader dell'opposizione consiliare di Cassino in pressing sul sindaco: "Il silenzio di Salera è imbarazzante"

Benedetto Leone e Alessandra Sardellitti

"Come già accaduto per la questione della Concorsopoli regionale, anche sulla vicenda dei depuratori, operazione “Acquanera” aspettiamo con rispettoso silenzio le risultanze dell’operato della Magistratura nella quale riponiamo la massima fiducia.

Un silenzio che trova le sue radici nel nostro essere garantisti. Perché noi siamo garantisti, lo siamo sempre stati e continueremo ad esserlo. Detto questo, però, una riflessione sul modo di operare e di “fare politica” sul nostro territorio va assolutamente fatto. Non possiamo più tollerare l’assoluta inerzia della politica provinciale, e dei suoi rappresentanti nelle istituzioni locali, su questioni che minano in maniera devastante la qualità della vita dei cittadini della nostra provincia".


A parlare è il consigliere provinciale di Azione, Alessandra Sardellitti, che argomenta: "E’ superfluo affermare che noi condanniamo “senza se e senza ma” tutti quei comportamenti non rispettosi delle norme e delle leggi, soprattutto da parte di chi ha ricevuto mandato dai cittadini per tutelare la qualità dell’ambiente dove viviamo, dove vivono i nostri figli e dove dovranno vivere i nostri nipoti. Ma siamo altresì convinti che non ci sia più spazio per il “politicamente corretto”, per il “giuridicamente legittimo ma moralmente censurabile” oppure per il “non penalmente rilevante ma eticamente imbarazzante”.

Per noi di Azione è giunto il momento di una rinascita etica della politica. Una rinascita necessaria per chi, come noi, fa dei valori e della competenza lo strumento portante del fare politica, per chi intende la politica come servizio verso la collettività.


C’è bisogno di un cambio di passo radicale ed immediato, non possiamo più accettare una politica locale che ha completamente rinunciato al suo ruolo di indirizzo, programmazione e controllo, limitandosi alla sola mera gestione del potere ed alla cura di interessi di piccolo cabotaggio. Un tipo di politica favorito dalla frammentazione degli organi amministrativi, basti pensare che nel solo cosmo “ambiente” in materia di servizio idrico, depurazione, rifiuti proliferano più Enti rappresentati dagli stessi soggetti. Un “Dividi et Impera” che ha prodotto solo risultati nefasti per i cittadini, dall’eccessiva onerosità e la scarsa qualità del servizio idrico, a quanto sta emergendo in tema di depurazione per finire alla totale assenza di una politica organica sui rifiuti.


E’ ora di iniziare a pensare ad un unico grande ente provinciale, partecipato da tutti i Sindaci, con la totale competenza sull’Ambiente. Un Ente che sia in grado di programmare una serie politica ambientale, fissarne gli obiettivi e monitorarne i rispetto, ma soprattutto garantire quei controlli sulla qualità dei servizi e la tutela del bene ambiente.

Al consigliere provinciale di "Azione" fa da eco, a Cassino, il consigliere comunale Benedetto Leone che torna ad accendere i riflettori sulla vicenda e dice: "E’ imbarazzante il protrarsi del silenzio indifferente del Sindaco Salera in relazione a quanto scoperto dalla Procura della Repubblica di Cassino sul depuratore Cosilam".

Spiega Leone: "Essere garantisti non significa non commentare e non reagire, secondo le proprie competenze, tanto più quando in ballo ci sono diritti fondamentali come la salute dei cittadini. E in questa situazione, è ancor più incomprensibile il silenzio di Salera, con membri della sua maggioranza che hanno ricoperto e ricoprono tutt’ora ruoli all’interno del comitato di controllo della società Ambiente e Servizi, società che gestisce i servizi di acquedotto-fognatura e depurazione consortile. E’ possibile che in questo paese sia normale tutto ciò? E’ possibile che la Politica resti sempre in silenzio quando vengono a galla situazioni imbarazzanti come quelle che abbiamo letto dalla stampa locale? E’ normale che un Sindaco resti in silenzio dinanzi ad una questione ambientale così delicata?"

Quindi il consigliere evidenzia: "Domani ci sarà la riunione dei capigruppo per la trattazione degli ordini del prossimo consiglio comunale. L’amministrazione, stando all’oggetto della convocazione, trova prioritario in questo momento concedere la cittadinanza onoraria ad una persona non specificata, altro aspetto paradossale di come in maniera superficiale e approssimativa questa Amministrazione interpreta il suo ruolo.

E’ invece doveroso che Salera venga a riferire in aula, se intende chiedere a chi della sua maggioranza ricopre ruoli in Aea di rimettere il proprio incarico; chiarisca il ruolo del Partito Democratico, suo partito di riferimento, in questo triangolo di rapporti tra i vertici Aea e quelli del Cosilam; venga a spiegare in aula le dichiarazioni del Presidente del Cosilam, Marco Delle Cese, che proprio Salera ha voluto alla guida del Consorzio e che l’8 Febbraio 2020, sui giornali locali asseriva “i miasmi, i cattivi odori e la delicata questione del depuratore sono la stessa sfida dell’ilva di Taranto, con le dovute proporzioni, la soluzione sta negli investimenti e, noi ed AEA, gestore dell'impianto, siamo pronti".

Parole - conclude Leone - che in questo momento pesano come macigni e che definiscono in maniera inequivocabile il rischio a cui siamo stati sempre esposti. Salera quando pensa che sia il momento opportuno per rompere il suo silenzio? Anche perché lo aspetteremo in consiglio comunale".





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