L'ANNIVERSARIO - Il 10 settembre del 1943, alle 10.50, la città martire veniva colpita. Ieri la cerimonia al monumento ai Caduti. Alla Rocca Janula l’esposizione temporanea di reperti militari della seconda guerra mondiale
Nel rigoroso rispetto della tradizione si è svolta ieri mattina la cerimonia di commemorazione delle vittime del primo bombardamento della città, 78 anni fa, il 10 settembre 1943. Alle ore 10.50 è stato attivato il suono della sirena ed osservato un minuto di raccoglimento davanti al monumento ai Caduti dove il sindaco, Enzo Salera, ha deposto un fascio di fiori. Presenti alcuni cittadini, la presidente del Consiglio Comunale, Barbara Di Rollo, l’assessora Maria Concetta Tamburrini, i consiglieri Rosario Iemma e Edilio Terranova.
Quest’anno la cerimonia non si è limitata solo alla deposizione del fascio di fiori al monumento ai Caduti. Nel pomeriggio Nel pomeriggio è stata prima celebrata nella chiesa di Sant’Antonio una Messa di suffragio. Quindi, alla Rocca Janula, si è tenuta l’esposizione temporanea di reperti militari della seconda guerra mondiale a cura dell’associazione “Reliquia belli”. Contestualmente si è svolta la presentazione - a cura di Pino Valente, guida ambientale escursionistica - del volume “Dal 10 settembre alla Santa Notte del ’43. Memoria e speranza tra i sentieri di Montecassino”, in memoria del prof. Gino Salveti, poeta e scrittore, nel centenario della nascita.
“Nell’ambito della valorizzazione generale della Rocca Janula – ha spiegato l’assessore alla Cultura, Danilo Grossi – abbiamo pensato di creare uno spazio dedicato a questo evento in un luogo simbolo della distruzione, così come il resto della città. A tal proposito, un sentito ringraziamento va a Gaetano De Angelis Curtis, presidente del Centro Documentazione Studi Cassinati, all’associazione “Reliquia Belli” che ha curato la mostra nella suggestiva Rocca Janula, e a Pino Valente, il quale ha oggi presentato un altro progetto bello ed interessante”.
Il sindaco Enzo Salera ha invece ricordato quel laconico comunicato con il quale la sera dell’8 Settembre la radio annunciava la firma dell’armistizio da parte del governo italiano, presieduto da Pietro Badoglio, con le Nazioni Alleate. “Da quel momento l’Italia deponeva le armi – dice il primo cittadino – Comprensibile la gioia con la quale i cassinati, convinti che finalmente le sofferenze della guerra fossero terminate, accolsero la notizia”.
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