"Noi soffriamo di troppo narcisismo e questa chiusura ci fa male"

"Noi soffriamo di troppo narcisismo e questa chiusura ci fa male"
di autore Redazione - Pubblicato: 16-08-2021 00:00

IL FATTO - Da Cassino il monito del vescovo Antonazzo: "Non attendiamo che qualcuno ci chiami, perché le cose le vediamo, ci accorgiamo di chi ha bisogno, dei loro problemi. Molti non chiedono per vergogna"

<strong>Francesca Messina</strong>
Francesca Messina

Giornalista

di Francesca Messina

"Tutti noi soffriamo di disorientamento, perdiamo l'orientamento giusto, cerchiamo di affermarci per tante cose che nulla hanno a che fare con Dio" - ha detto il Vescovo della Diocesi di Sora, Cassino, Aquino e Pontecorvo Monsignor Gerardo Antonazzo - durante l'omelia che si è tenuta ieri sera a Cassino dinanzi il sagrato della Concattedrale. Si sono conclusi così i festeggiamenti della Madonna dell'Assunta.

LA PANDEMIA CI HA CAMBIATI

Alla presenza del sindaco Enzo Salera, assessori e consiglieri e tantissimi fedeli il Vescovo ha continuato: "Non attendiamo che qualcuno ci chiami, perché le cose le vediamo, ci accorgiamo di chi ha bisogno, dei loro problemi. Molti non chiedono per vergogna. Ma noi che sappiamo fermiamoci davanti al bisogno degli altri. Noi, vedete, soffriamo di troppo narcisismo, siamo molto concentrati su noi stessi e questa chiusura ci fa male. Questa pandemia ci ha molto aiutato a capire quanto insieme si cammina di più e si affrontano meglio i problemi".

L'ESEMPIO DELLE OLIMPIADI

"Domenica scorsa si sono conclusi i giochi olimpici - ha continuato nell' omelia l'Alto Prelato -. Essi ci hanno ricordato come le discipline educano alla vita, significano esercitazioni, sacrificio, rinunce, impegno, fatica, sofferenza nel desiderio di raggiungere un traguardo. Ecco Maria ha esercitato tutta la sua vita nelle discipline.

La Madre Celeste ha dimostrato di mettere a frutto il salto in alto, che noi spesso non sappiamo fare, facciamo fatica a elevarci verso Dio e la disciplina della corsa veloce verso il bisogno degli altri. Maria ha vinto tutte le sue medaglie d'oro riconoscendo in Dio la forza delle sue virtù. Maria è sul podio, per noi è Maestra e discepola di tutte quelle virtù che anche noi con tanta fatica dobbiamo cercare di mettere a frutto. Perché se non si vince nelle gare, nelle sfide, nelle discipline, nelle virtù umane e spirituali, tutto il resto è fuoco di paglia, non ci resta nulla".

I RINGRAZIAMENTI AL PARROCO

Infine sono stati donati due cuori d'oro portati da alcuni bambini vestiti da angioletti al Vescovo che li ha messi al collo delle statue di Gesù Bambino e della Madre Celeste. I cuori simboleggiano la volontà dei cassinati di avere ed essere sempre nel cuore di Maria. Il parroco della Concattedrale, don Emanuele Secondi ha ringraziato tutti i presenti. Ringraziamenti sono andati anche al parroco che appena insediato è riuscito a organizzare sia festa religiosa che civile, sempre rispettando le norme di sicurezza. Sono seguiti i fuochi pirotecnici ed un omaggio musicale eseguito dalla banda musicale "Città di San Giorgio a Liri".

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