E tu conosci la Travel Therapy?

E tu conosci la Travel Therapy?

RUBRICHE - La rigenerazione, la trasformazione e la conoscenza sono i risultati che si ottengono quando si viaggia, soprattutto se si fanno le valige in determinati momenti della vita. Torna l'appuntamento con Centrifugamente Vanessa

<strong>Vanessa Carnevale</strong>
Vanessa Carnevale

“Metti da parte il libro, la tradizione, l'autorità, e prendi la strada per scoprire te stesso.”
Jiddu Krishnamurti

Mi piace pensare che il nostro corpo, oltre che di cibo, si nutra di profumi, di libri, di espressioni artistiche e di paesaggi. Ebbene sì, sono dell’idea che il nostro cervello sia capace di catturare, come una calamita, quello che osserviamo/apprendiamo/ammiriamo e che, come un genitore che ripone in un album le foto più belle del suo bambino, in egual modo la nostra mente faccia lo stesso con le esperienze.

Non nego che molte volte mi sono sentita diversa dopo aver letto un classico di una certa rilevanza in ambito letterario, di aver provato una scarica di adrenalina durante la visione di un film d’azione o di un thriller, di aver indugiato parecchio prima di assaggiare il Sushi (che ora amo mangiare ma che prima consideravo bizzarro, in quanto estraneo alla mia cucina) e di non aver dormito le notti che precedevano un viaggio.

Tutto questo mi porta a pensare che, se fossero state piccolezze, non avrebbero suscitato in me tali reazioni e sarei stata loro indifferente...eppure non è andata cosi! Oggi vorrei soffermarmi proprio su quest’ultimo punto dell’elenco: il viaggio.

Fosse per me ogni fine settimana lo dedicherei alla scoperta di posti che non ho mai visitato, fregandomene altamente delle code interminabili all’aeroporto o di quelle autostradali, perché la sensazione che sperimento ogni qualvolta preparo la valigia e progetto/fantastico una nuova avventura non si può descrivere. In ambito psicologico si è soliti parlare di Travel Therapy: Il viaggio come terapia dell’anima. Secondo la Travel Therapy la rigenerazione, la trasformazione e la conoscenza sono i risultati che si ottengono quando si viaggia, soprattutto se si fanno le valige in determinati momenti della vita. Questa emotività andrà incanalata in questo percorso che ci vede protagonisti del viaggio, ma è importante non convincersi che andando via troveremo per forza ciò che ci manca.

Bisogna essere consapevoli che il miglior modo per tornare arricchiti da un breve o lungo viaggio è cogliere le piccole cose. A tal proposito è bene ricordare che, sia un lutto, che una separazione o un periodo stressante, la stragrande maggioranza delle persone ha beneficiato (col senno del poi) di questo tipo di terapia.

Secondo le statistiche, infatti, su un campione di 1000 italiani è emerso che i viaggi sono al terzo posto come rimedio al malumore e che l’effetto benefico del viaggio inizia nel momento stesso della prenotazione. Addirittura la Travel Therapy viene preferita ai rimedi tradizionali “anti broncio” quali pane e nutella, allo sport, allo shopping sfrenato e (per la gioia di tutti i nutrizionisti alle prese con i più irrefrenabili golosoni) alla voglia irrefrenabile di dolciumi.

E allora cosa state aspettando? Il tempo è prezioso e i posti da visitare sono tanti, cerchiamo di non perdere mai la voglia di scoprirli. Il Covid sta rendendo difficile tutto questo, ma nulla ci vieta (almeno finché non ne saremo totalmente usciti) di visitare posti che sono vicino a noi e che meritano tantissimo e di spendere del tempo a progettare/ fantasticare sulla nostra prossima avventura.

E non dimenticate mai: “Non sono le persone che fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone” J. Steinbeck





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