Cercava il permesso di soggiorno, ha trovato il carcere

Cercava il permesso di soggiorno, ha trovato il carcere
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 27-07-2021 00:00

CRONACA - A finire nei guai dopo l'intervento della Polizia è stato un trentenne straniero. Ecco perchè. A Veroli, invece, finisce in cella un sessantenne: perseguitava l'ex coniuge. Tutti i dettagli

Nei giorni scorsi ,durante la normale attività di controllo che gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso l’Ufficio Immigrazione eseguono per il rilascio dei permessi di soggiorno, è emerso che a carico di un cittadino nigeriano pendeva un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Catania.

Ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare che il trentenne era stato condannato in via definitiva per il reato di rapina a mano armata in concorso con altri commessa proprio nella città siciliana.

A quel punto i poliziotti della Questura lo hanno convocato con una scusa e quando l’uomo si è presentato gli hanno notificato l’ordine di carcerazione e lo hanno accompagnato presso la Casa Circondariale di Frosinone dove sconterà la sua pena.

DAI CARABINIERI

A Veroli, i militari della locale Stazione hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di revoca degli arresti domiciliari e contestuale traduzione in carcere emessa in data 26 luglio u.s. dall’Ufficio di Sorveglianza del Tribunale di Frosinone nei confronti di un 60enne del luogo, già censito per reati contro la persona e già agli arresti domiciliari per maltrattamenti in famiglia ed atti persecutori nei confronti della ex coniuge con il divieto di avvicinamento a quest’ultima.

Il provvedimento è scaturito al termine di attività di indagine intrapresa dai militari operanti dopo la denuncia presentata dalla ex coniuge dell’uomo, in merito alla manomissione della propria autovettura mentre era parcata all’interno del palazzo di giustizia di Frosinone, ove la stessa si era recata per la causa di separazione, mediante il versamento di zucchero all’interno del serbatoio che ne provocava il blocco del motore dopo aver percorso poche centinaia di metri.

Dagli accertamenti eseguiti e dalla visione delle immagini del sistema di videosorveglianza installate nel parcheggio, è stato possibile identificare il predetto quale autore del fatto delittuoso. A carico dello stesso è stato pertanto emesso il provvedimento odierno al fine di scongiurare eventuali ulteriori conseguenze nei confronti della donna. L’arrestato, espletate le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Velletri (RM).





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