Covid, nel Lazio l'età media dei contagiati è di 23 anni

Covid, nel Lazio l'età media dei contagiati è di 23 anni
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 17-07-2021 00:00

IL FATTO - D'Amato: "I nuovi casi aumentano di circa 80% rispetto alla settimana scorsa". Dopo una partita degli Europei scoppia il cluster in un pub. Il monito della prefettura: "Non prendiamoci in giro". Brusaferro: "Valutiamo impatto varianti su colori Regioni"

C'è anche il Lazio tra le regioni che rischiano la zona gialla se l'aumento dei contagi dovesse proseguire. L'assessore D'Amato non nasconde tale pericolo ed evidenzia come, nel Lazio, l'età media dei contagiati si attesti sui 23 anni mentre è di 28 anni a livello nazionale.

Spiega D'Amato: "Ci attendiamo un ulteriore peggioramento. I nuovi casi aumentano di circa 80% rispetto alla settimana scorsa e l'età mediana si attesta a 23 anni". Intanto a Roma scoppia un cluster in un pub con 91 casi correlati dopo una partita degli europei (Italia-Belgio).

In Ciociaria a mettere in guardia è la prefettura di Frosionone che lancia un monito: "Non prendiamoci in giro".

Importanti novità potrebbero arrivare la prossima settima con l'introduzione dell'obbligatorietà del green pass, intanto Brusaferro e Rezza del Ctis in una apposita conferenza stampa hanno evidenziato: "C'è tavolo tecnico sui parametri per i colori delle regioni.

Il tema dell'impatto delle varianti sulla popolazione è importante ed è un fattore che stiamo studiando e valutando, anche sulla base dell'esperienza degli altri Paesi più avanti di noi nei contagi. Il focus, la maggiore attenzione oggi va posta nel vaccinare con ciclo completo le fasce più grandi e poi i giovani. Importante che le persone più fragili siano protette".

Poi la sottolineatura: "E' un dejà vu di quello che è successo la scorsa estate ma ora c'è il vaccino. La variante Delta corre molto e registra un aumento della trasmissibilità del 60% rispetto alla variante Alfa. Questo virus è più trasmissibile rispetto a quello dell'estate scorsa e in questo momento sta colpendo soprattutto persone giovani. Poiché però sono stati vaccinati prima gli anziani, questi - ha detto Brusaferro - dovrebbero essere protetti dalla malattia grave e quando si vaccineranno in modo sostanzioso i giovani comincerà a rallentare la corsa del virus".





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