Assunzioni, la battaglia legale non finisce

Assunzioni, la battaglia legale non finisce
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 14-05-2021 00:00

IL FATTO - Dopo il ricorso degli ex precari, a rivolgersi al Tar sono stati dieci idonei che hanno partecipato al concorso per istruttore direttivo vigilanza, categoria giuridica D. I giudici amministrativi hanno accolto la sospensiva e condannato il Comune di Cassino alle spese legali. A dicembre l'udienza. Ecco di cosa si tratta.

"Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio sezione staccata di Latina (Sezione Prima), accoglie la domanda di tutela cautelare. Fissa l’udienza del 15 dicembre 2021 per la trattazione del merito del ricorso. Condanna il Comune di Cassino alle spese della fase cautelare, che liquida in complessivi € 1.000 (mille). Così deciso in Latina nella camera di consiglio del giorno 12 maggio 2021, tenutasi mediante collegamento da remoto in videoconferenza". Firmato: il presidente, Antonio Vinciguerra.

I FATTI

Di cosa stiamo parlando? Qual è l'udienza che bisognerà discutere? Chi ha presentato ricorso? Facciamo un passo indietro: il Comune di Cassino lo scorso mese di luglio ha avviato 6 bandi di concorso e proprio lo scorso mese di marzo, con l’assunzione dei vigili, l’iter è terminato. I vincitori sono entrati subito in servizio. Gli idonei sono rimasti nelle sei diverse graduatorie dalle quali l’Ente potrà attingere quando ci sarà nuovamente la possibilità di fare assunzioni. Da quelle graduatorie possono attingere anche altri Enti, ma con un vincolo: pagare 800 euro per ogni candidato al Comune di Cassino. Un deterrente non da poco, tant’è che per dieci giovani è già sfumata la possibilità di essere assunti al Ministero. Ecco perchè il ricorso al Tar.

I ricorrenti hanno partecipato alla procedura indetta il 28 luglio 2020 dal Comune di Cassino con il “Bando di concorso pubblico, per titoli ed esami per la copertura a tempo pieno e indeterminato di n. 1 posto nel profilo professionale di istruttore direttivo vigilanza, categoria giuridica D, posizione di accesso D.1 da assegnare all’area sicurezza”.

LA RICHIESTA

il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, con nota del 22 gennaio 2021 ha manifestato formalmente al Comune di Cassino l’intenzione di “sottoscrivere una Convenzione per l’utilizzo della graduatoria finale” del concorso pubblico, richiedendo “l’invio dei bandi e delle graduatorie e dell’elenco dei candidati idonei, completo degli indirizzi di posta elettronica, dei recapiti telefonici nonché dei curricula”.

Il Ministero, pertanto, acquisiti i dati richiesti, ha avviato i primi contatti con i soggetti utilmente collocati in graduatoria evidenziando la possibilità per gli stessi di sostenere un colloquio orale per poter essere assunti nei ruoli ministeriali con qualifica equipollente a quella di cui al bando di concorso indetto dal Comune di Cassino.

Per dieci giovani si stava quindi per realizzare un sogno: essere assunti al Ministero. Con nota del 3 febbraio 2021, infatti, il Ministero ha manifestato al Comune di Cassino “la volontà di assumere dieci candidati idonei da collocare nei ruoli del nostro Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la qualifica corrispondente di funzionario amministrativo-contabile (A3-F1)”.

Lo stesso Ministero ha però precisato che “l’attività di scorrimento della graduatoria potrà essere effettuata dalla scrivente Amministrazione esclusivamente a titolo gratuito”, trattandosi di uno strumento improntato al principio di buon andamento dell’azione amministrativa e al principio di leale collaborazione tra pubbliche amministrazioni, ciò soprattutto in un periodo di emergenza pandemica che impedisce lo svolgimento delle procedure concorsuali.

Nella sostanza dei fatti il Ministero ha specificato al Comune di non essere disposto a versare 8.000 euro (a tanto ammonta infatti il totale trattandosi di 10 assunzioni e dovendo versare per ciascuna 800 euro come da delibera del Comune di Cassino del 19 gennaio 2021).

IL RICORSO

I giovani esclusi si sono rivolti ai legali ed hanno presentato ricorso al Tar. Ecco quindi la sentenza che accoglie la sospensiva ma che tratterà l'udienza nel merito il prossimo mese di dicembre. Quindi, dopo il caso dei vigili precari, sui bandi di concorso di Cassino si abbatte ora una nuova tegola e parte un’altra battaglia legale.

Il sindaco Salera da parte sua nei giorni scorsi era intervenuto sul punto ed aveva evidenziato: "Anzitutto, come prevede la legge, da tali graduatorie possono attingere solo le amministrazioni locali; in ogni caso abbiamo inserito la clausola degli 800 euro per la cessione degli idonei in graduatoria perchè noi abbiamo speso oltre 50.000 euro per tutte le procedure concorsuali ed è nostra intenzione assumere il maggior numero di persone nel corso dei prossimi anni".





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