"Accertamenti Imu e Tari: Corte si aggiorni e non dica falsità"

"Accertamenti Imu e Tari: Corte si aggiorni e non dica falsità"
di autore Redazione - Pubblicato: 04-05-2021 00:00

TERRITORIO - La lista civica 'Bene Comune' replica al consigliere di opposizione: "Sono inevitabili per legge e vanno fatti ciclicamente per garantire equità ed evitare danni erariali. A Coreno erano circa 13 anni che non si facevano, di cui i 10 anni sotto la gestione dell'ex sindaco"

Simone Costanzo

"Accertamenti e Informatizzazione posizioni IMU - TARI: Corte si aggiorni e la smetta di dire falsità. Gli accertamenti sono inevitabili per legge e vanno fatti ciclicamente per garantire equità ed evitare danni erariali. A Coreno erano circa 13 anni che non si facevano, di cui i 10 anni sotto la gestione Corte". Il messaggio giunge dalla lista "Coreno Bene Comune" in risposta all'ex sindaco ed oggi consigliere di opposizione, Domenico Corte, che nei giorni scorsi aveva espresso perplessità sul tema, bacchettando la maggioranza e il sindaco (LEGGI QUI: Accertamenti Imu e Tari, l’opposizione sferra l’attacco)

Riportiamo, di seguito, il comunicato della Lista Civica Coreno Bene Comune

"La riscossione delle imposte locali è un obbligo per le amministrazioni e la loro mancata riscossione configura danno erariale. La lotta all’evasione e all’elusione attuata con gli accertamenti ha due obiettivi: 1) l’allargamento della base imponibile e 2) la riduzione della pressione fiscale procapite. Potrebbe apparire impopolare ma sono atti dovuti per rispettare la legge e per garantire equità a tutti i cittadini. A far discutere sono gli accertamenti Imu, Tari e Tasi relativi all’anno 2015 per cittadini del Comune di Coreno Ausonio. “Gli accertamenti – si legge nella nota inviata dalla lista Coreno Bene Comune -  vanno fatti ciclicamente ed erano 13 anni (di cui 10 anni dell'era Corte) che non si effettuavano".

Prosegue la nota: "Non c’era un data base aggiornato come confermato anche dai casi di coloro che si sono visti recapitare un accertamento per un immobile rispetto al quale avevano effettuato comunicazione di inagibilità già dal 2013 che purtroppo non acquisita nel sistema o, ancora, per le tante raccomandate ritornate indietro per assenza o indirizzo errato dei contribuenti. Sono state informatizzate 1386 posizioni ex novo – continua la nota-  così da avere una banca dati digitalizzata, anche qui rispondendo a precisi obblighi normativi, consentendo a tanti cittadini di regolarizzare la loro posizione tributaria mediante l’allineamento dei dati risultanti a livello catastale rispetto alle dichiarazioni Imu ed Anagrafe Tributaria.

E’ auspicabile che sia questa una opportunità per la risoluzione di posizioni fiscali non corrette, aperte da anni, che, se ulteriormente protratte, comporteranno l’aumento di oneri e morosità”. “Chiediamo ai cittadini collaborazione e di guardare insieme a quello che è l’obiettivo finale di questa attività: offrire un quadro aggiornato e veritiero. Coreno aveva bisogno di questo aggiornamento – ribadisce ancora la nota- è un atto doveroso che il Comune doveva attuare già da anni. Per i cittadini che hanno ricevuto gli accertamenti – ci tiene poi a precisare e chiarire -  le valutazioni delle istanze presentate, gli eventuali annullamenti o gli aggiornamenti degli stati, avverranno nella piena trasparenza e nel rispetto delle norme al fine di garantire a tutti il diritto ad eventuali azioni successive”.

E poi non poteva mancare la risposta all’ex sindaco decennale Domenico Corte che non ha lesinato, nei giorni scorsi, polemiche sui giornali e sui social. “Se solo il consigliere Corte avesse letto il Decreto Rilancio (D.L. 34/2020) e il Cura Italia (D.L. n. 18/2020) avrebbe evitato questa figuraccia. Questi decreti hanno apportato importanti modifiche inerenti il tema dei termini di notifica degli atti impositivi prorogando i termini di notifica e operando di fatto una “scissione” tra la data di emissione e quella di notifica degli atti stessi. Inoltre, per i tributi locali trova applicazione in particolare la proroga di 85 giorni dei termini di decadenza prevista in via generale nell’art. 67 del Cura Italia (D.L. n. 18/2020). Infatti, considerando 85 giorni dal 31/12/2020 si arriva al 26/03/2021.

Da qui le falsità eclatanti di Corte.

1)      E’ falso quanto scritto dal consigliere Corte che sia stata inserita una data non vera e molto antecedentemente alla reale spedizione, si tratta semplicemente di due momenti diversi tra la data di emissione dell'accertamento e quella di notifica (previsti dalla legge). La notifica si perfeziona per il destinatario (contribuente) dal momento in cui ha la legale conoscenza dell’atto (art. 149 c.p.c.) che avviene, a mezzo posta, con il ricevimento dell’avviso di accertamento.

2)      È falso quanto scritto dal consigliere Corte che non sia stato dato il tempo necessario ai cittadini per impugnare gli atti. Infatti, i 60 gg per ricorrere eventualmente innanzi alla Commissione Tributaria decorrono dalla notifica e quindi da quando il cittadino ha materialmente ricevuto l’avviso e non dall’emissione (ad oggi non sono scaduti);

3)     È falso quanto scritto dal consigliere Corte che gli accertamenti siano stati notificati in data molto antecedente rispetto alle date delle reali spedizioni, giungendo addirittura a parlare di falso in atti pubblici. Ha confuso l'emissione dell'accertamento con la notifica! Un ex sindaco e attuale consigliere comunale dovrebbe avere più attenzione prima di dire delle palesi falsità e di insinuare dubbi sulla legittimità e liceità degli atti, dovendo conoscere le possibili conseguenze per questi suoi comportamenti.

Gli interessi sono stati calcolati fino al 29/12/2020, giorno antecedente l’emissione degli accertamenti.

L’elenco degli accertamenti emessi il 30/12/2020, allegato al prot. n. 8618, per il rispetto della Privacy è depositato presso l’ufficio competente. I report conclusivi della ditta incaricata degli accertamenti, invece, sono stati correttamente consegnati alla fine di tutta la procedura al solo fine di relazionare l’attività svolta e richiedere il pagamento della prestazione.

Fatte queste doverose precisazioni, dal punto di vista politico sui circa 180 accertamenti, dopo gli appuntamenti avuti dai cittadini con l'ufficio finanziario, sono circa 30 le istanze di annullamento avanzate delle quali si sta concludendo l'esame e a breve riceveranno tutti una risposta e se, ritenuta non corretta, potranno come previsto e come giusto ricorrere alla Commissione Tributaria per far valere i loro diritti. Dove ci sono errori (che possono esserci nella complessità delle banche dati e della materia stessa) sicuramente l’ufficio accoglierà le istanze di annullamento, come già avvenuto per alcune. Ci sono anche diversi contribuenti che hanno compreso e ritenuto corretto l’accertamento e hanno pagato le somme dovute.

In definitiva al consigliere Domenico Corte consigliamo di rasserenarsi e di proporre e collaborare per trovare magari tutti insieme le migliori soluzioni per Coreno visto il difficile momento che stiamo attraversando, così come di controllare ed esercitare appieno il suo ruolo ma senza oltrepassare i limiti e senza dire falsità che non giovano a nessuno e ingenerano come in questo caso solo confusione nella cittadinanza e lo espongono anche ad eventuali azioni risarcitorie quando parla a "casaccio" di reati senza alcun fondamento.





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