Johnson & Johnson sospeso negli Usa dopo sei casi di trombosi. Rinviata la consegna in Europa

Johnson & Johnson sospeso negli Usa dopo sei casi di trombosi. Rinviata la consegna in Europa
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 13-04-2021 00:00

IL FATTO - L'assessore regionale alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato è perentorio: "Evitare tentennamenti e il ripetersi di ciò che è avvenuto con Astrazeneca". Intanto oggi allo "Spaziani" di Frosinone è partita la terapia con anticorpi monoclonali. La settimana prossima lo start anche a Cassino

Stop, precauzionale, al vaccino Johnson & Johnson negli Stati Uniti. L’azienda ha di conseguenza deciso di rimandare le consegne dei suoi vaccini in Europa. Nella giornata di martedì — rende noto il Corriere della Sera — la Food and Drug Administration ha chiesto di fermare le somministrazioni di Johnson & Johnson con effetto immediato. La sospensione è già operativa nei centri federali, mentre i singoli Stati potrebbero, in teoria, decidere altrimenti.

"La decisione - spiega sempre il foglio di via Solferino - si deve alle reazioni di sei donne di età compresa tra i 18 e i 48 anni nelle due settimane successive al vaccino: hanno sviluppato una rara malattia legata ai coaguli di sangue. Una delle sei donne è morta, un’altra è in condizioni critiche. Negli Usa hanno ricevuto l’unica dose del vaccino Johnson & Johnson 6,8 milioni di persone, e altre 9 milioni di dosi sono già state inviate ai diversi Stati".

L'assessore alla Sanità del Lazio Alessio D'Amato pochi minuti fa è intervenuto sul caso ed ha lanciato un chiaro monito alle autorità competenti: "E’ bene che sul vaccino Johnson & Johnson ci sia una decisione rapida, chiara, definitiva, senza tentennamenti ed incertezze. Bisogna evitare di fare ciò che è stato fatto con il vaccino Astrazeneca. Le autorità si pronuncino con una voce sola, anche perché negli USA si trovano in una situazione totalmente diversa avendo già somministrato alla popolazione milioni di dosi. Mi auguro che si mantenga un livello di razionalità e di pragmatismo, il rischio di una tempesta perfetta è molto alto".

TERAPIA ANTICORPI MONOCLONALI

Intanto la Asl di Frosinone rende noto che oggi è partita, presso l’Ospedale "Spaziani" di Frosinone, la terapia con anticorpi monoclonali contro il COVID-19.

Gli anticorpi monoclonali agiscono legandosi al COVID-19, impedendone l’ingresso nelle cellule umane e la successiva replicazione. Si tratta di una terapia molto specifica che mostra la sua efficacia solo nelle fasi iniziali della malattia con esordio da non oltre 10 giorni. I criteri specifici per l’arruolamento in terapia riguardano pazienti con età superiore ai 12 anni, COVID-19 positivi, con specifici fattori di rischio, non ospedalizzati, non in ossigenoterapia per COVID-19 e che presentano sintomi lievi o moderati, ma nei quali la malattia potrebbe evolvere verso una forma grave.

Il reclutamento alla terapia avviene attraverso i Medici di Medicina Generale, attraverso le USCAR o i Pronto Soccorso, mediante l’invio di un apposito modulo  al Centro di somministrazione dell’Ospedale F. Spaziani (mail: centromonoclonalicovid@aslfrosinone.it). Qui i Medici valutano l’eleggibilità al trattamento e programmano la terapia che prevede infusioni di 60 minuti, seguiti da 60 minuti di osservazione. Effettuata la somministrazione, i pazienti saranno seguiti a distanza dal Centro per un periodo di 30 giorni, al fine di valutare l’efficacia della terapia e l’insorgenza di eventuali effetti collaterali.

La prima terapia è stata somministrata già il 27 marzo 2021, grazie allo sforzo congiunto dei reparti di Medicina, Malattie Infettive, la UOC di Farmacia e di tutto il team che ha creduto e crede in questa nuova arma contro il Coronavirus.

Ad oggi, sono stati trattati nella ASL di Frosinone 16 pazienti con anticorpi monoclonali, arruolati per lo più da Medici di Medicina Generale. Pertanto, un’interazione sincrona e tempestiva tra ospedale e territorio svolge un ruolo chiave nella lotta al COVID-19, soprattutto nell’affrontare la malattia in fase precoce per evitare l’evolversi del quadro clinico verso forme più gravi di malattia.

La prossima settimana la terapia sarà somministrata anche nell’Ospedale Santa Scolastica di Cassino.





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