Formazione e inclusione sociale, ateneo in prima linea

Formazione e inclusione sociale, ateneo in prima linea
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 25-03-2021 00:00

IL FATTO - Al via questa mattina un ciclo di web conference in collaborazione con la Casa circondariale di Cassino e Frosinone, il liceo Scientifico di Cassino e il supporto del Consiglio regionale del Lazio. Apre i lavori l'avvocato Sarah Grieco, da sempre in prima linea. Il rettore Betta: "Quando abbiamo immaginato che Unicas potesse diventare anche un 'Polo Universitario Penitenziario' pensavamo ad una didattica integrata ed inclusiva"

La locandina dell'evento

"L'Europa tra passato e futuro. Un percorso di formazione europea e inclusione sociale". Questo il titolo del ciclo di web conference promosso dall'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale in collaborazione con la Casa Circondariale di Cassino e di Frosinone e con il Liceo Scientifico "Pellecchia" di Cassino.

La scelta del tema nasce dagli stimoli giunti dal Consiglio regionale, che ha promosso progetti in grado di far comprendere appieno le enormi potenzialità che essere cittadini europei rappresenta, al di là di sovranismi e populismi che si diffondono in modo sempre più preoccupante nel dibattito politico e pubblico.

Il ciclo di lezioni andrà avanti fino a maggio, intanto questa mattina ad aprire i lavori nel primo incontro che prende il via alle 11.30 sulla piattaforma Google meet è il coordinatore scientifico del progetto, l'avvocato Sarah Grieco, da sempre in prima linea per l'inclusione dei detenuti. Titolo del suo intervento, che prenderà il via dopo i saluti istituzionali, è: "Il diritto alla speranza". A seguire interverrà il professore Maurizio Esposito dell'Unicas.

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L'ORGOGLIO DI BETTA

"L'idea - dice il rettore dell'Unicas Giovanni Betta - nasce dalla convinzione che lo studio possa essere un'occasione di integrazione, prima ancora che di approfondimento. Quando abbiamo immaginato che Unicas potesse diventare anche un "Polo Universitario Penitenziario" pensavamo innanzitutto ad una didattica integrata ed inclusiva, che non vede una netta separazione tra studenti detenuti e non. Immaginiamo docenti presenti che tengano lezioni ad una platea varia, senza distinzioni di condizioni. Perché l'attività dello studio in Carcere rientra nella Prima missione, non nella terza. Questo ciclo di lezioni interattive, parte proprio da questa convinzione, allargandola anche fuori dall'Ateneo, rivolta a quegli studenti che speriamo possano è vogliano iscriversi ad Unicas".

Un recente incontro

GRIECO RINGRAZIA BUSCHINI

"Innanzitutto voglio ringraziare l'amministrazione penitenziaria e il liceo scientifico Pellecchia per essersi prestati, nonostante la difficoltà del periodo. A dire il vero, questo ciclo di lezioni si pone nel solco di un dialogo già intrapreso lo scorso novembre con gli studenti del liceo scientifico di Cassino, durante la notte della ricerca. Esperienza che ha dato ottimi risultati e che volevamo avesse un seguito. Abbiamo immaginato una "classe virtuale" dove parlare di cittadinanza europea, per fa capire che l'Europa è le sue istituzioni non sono poi così lontane. Anzi. Sono uno straordinario strumento per tutelare i nostri diritti" dice Sarah Grieco che coglie anche l'occasione per ringraziare il Consiglio regionale e il presidente Mauro Buschini che hanno sostenuto tali iniziative mostrando molta sensibilità alla tematica.

VERSO IL POLO PENITENZIARIO

L'obiettivo ambizioso che Unicas si pone con iniziative del genere è trasformare questi appuntamenti da "eccezionali" a ordinari e le aule, oggi virtuali, in luoghi fisici, dove gli studenti, detenuti e non, possano seguire corsi e lezioni insieme. Parliamo della nascita di un vero Polo Universitario Penitenziario che coinvolga le carceri di Cassino, Frosinone e Paliano.





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