"Pronti a riaprire le scuole già lunedì se il Lazio non sarà più in zona rossa"

"Pronti a riaprire le scuole già lunedì se il Lazio non sarà più in zona rossa"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 23-03-2021 00:00

IL FATTO - Lo hanno assicurato il sindaco di Cassino Enzo Salera e l'assessore Maria Concetta Tamburrini nel corso dell'incontro di oggi in Comune con il comitato "ScuolAperta"

Enzo Salera e Maria Concetta Tamburrini

Questa mattina in sala Giunta a Cassino c’è stato l’incontro tra il sindaco Enzo Salera, l’Assessora alla Pubblica Istruzione Maria concetta Tamburrini e tre rappresentanti del Comitato "ScuolAperta" per discutere di un argomento che continua a  dividere l’opinione pubblica: la scuola e l’eterno problema “chiusure si – chiusure no"!

L’incontro si inserisce in un contesto di condivisione ed ascolto di istanze nate dall’esigenza di mettere al centro l’educazione intesa come formazione completa della persona. "Oggi siamo qui come comitato "ScuolAperta" non per criticare l’operato di qualcuno che poi è solo l’ultimo anello di un ingranaggio nazionale che si sta muovendo all’unisono in un’unica direzione, quella delle chiusure, ma per portare i nostri dubbi e le nostre perplessità, per fare un focus su degli aspetti sociali, psicologici e pedagogici che forse sono stati troppo trascurati e sottostimati”: così inizia l’incontro la dott.ssa Tiziana Trotta che, insieme a Francesca De Rosa e Paola Lucchetti, ha partecipato e parlato in rappresentanza del comitato di genitori mettendo subito al centro il cuore della loro azione che nasce esclusivamente dall’esigenza di fare di tutto per garantire ai propri figli il giusto grado di socializzazione e di formazione a cui hanno diritto. Il colloquio è stato un confronto sereno in cui il primo cittadino ha rimarcato con forza e determinazione quanto la scuola sia davvero una priorità.

Il sindaco Enzo Salera sottolinea: "Abbiamo tenuto duro per mesi mantenendo le scuole aperte nonostante le infinite pressioni e sollecitazioni che ci chiedevano di fare diversamente, e lo abbiamo fatto perché siamo fermamente consapevoli dell’importanza che esse rivestono nel vissuto di bambini e ragazzi, non solo a livello educativo e formativo, ma anche a livello di socializzazione. Come del resto non ci siamo sottratti alle nostre responsabilità quando il D.P.C.M. del 2 marzo, la comunicazione della ASL  e la successiva ordinanza del Ministro Speranza hanno cambiato le carte in tavola e, decretando la zona rossa per il nostro territorio, siamo stati costretti alla sospensione in presenza della didattica. La linea che stiamo seguendo è quella del rispetto della normativa a partire dalla piena consapevolezza di dover fare di tutto per riaprire le scuole il prima possibile”.

"Il lavoro che i docenti stanno portando avanti è davvero encomiabile– commenta l’assessora Tamburrini -  dietro quei collegamenti virtuali c’è una progettazione e pianificazione capillare delle attività che devono poter raggiungere tutti gli studenti: ma non c’è DAD che possa davvero sostituire il rapporto umano, la socialità, lo scambio relazionale che solo una classe ed un’aula possono garantire. E’ la magia della scuola, quella che per tanto, troppo tempo, non è stata mai valutata per l’importanza che invece riveste nella vita di ogni bambino e ragazzo. Perciò continueremo a lavorare affinchè la scuola sia un diritto garantito e lo faremo con il supporto di tutti coloro che vivono la scuola in modo così centrale”.

Gli uffici della Pubblica Istruzione hanno predisposto mensa e trasporto per riprendere la loro attività già da lunedì 29 se il Lazio uscirà dalla zona rossa. “E’ doveroso sottolineare – continua l’Assessora  - che in questo periodo di chiusura, le istituzioni scolastiche sono rimaste aperte per garantire agli alunni fragili la possibilità di essere supportati dai rispettivi docenti di sostegno e che, per garantire questo servizio, è stato attivato il relativo trasporto scolastico anche se, in alcuni casi, significava portare un solo bambino".

Chiudere o aprire le scuole non è semplicemente una misura contingente, è l’assunzione di responsabilità verso i nostri giovani ed ognuno deve fare la sua parte: la condivisione di vedute e strategie, se fatte in nome del bene dei nostri figli, non può che accrescere l’incisività e l’ efficacia degli interventi che ci troveremo a dover fare quando bisognerà affrontare le conseguenze che l’emergenza sanitaria inevitabilmente determinerà".





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