Perché per i figli è importante stare a tavola con i genitori?

Perché per i figli è importante stare a tavola con i genitori?
di autore Elisa Di Bello - Pubblicato: 28-02-2021 00:00

RUBRICHE - Il cibo è un elemento altamente culturale ed ha un potenziale valore educativo che inizia in ambito familiare e prosegue nel percorso scolastico e di vita, nella consapevolezza di ciò che mangiamo e come lo consumiamo

di Elisa Di Bello

Il cibo rappresenta la sopravvivenza degli esseri viventi, ma gli uomini con esso hanno un rapporto che va ben oltre la necessità. È basato su una cultura dichiaratamente identitaria, che ne determina l'appartenenza ad un Paese, ad una data comunità. La cultura culinaria rappresenta per gli uomini una grande tradizione da tramandare, specialmente nella nostra bella Italia.

Attraverso il cibo incameriamo millenni di storia dei nostri antenati, impariamo ad apprezzare i gusti e distinguiamo i sapori nostrani da quelli importati. Sembrano qualità innate all'essere umano, invece no…sono espressamente educative.

L'alimentazione è necessariamente educazione. Il nostro modo di mangiare infatti è stato appreso in famiglia e poi a scuola, di conseguenza si basa su un apprendimento per imitazione dei nostri genitori prima e dei nostri compagni poi. La cucina italiana è facilmente apprezzabile, ma se non fossimo cresciuti in questa cultura probabilmente avremmo differenti percezioni dei sapori e di ciò che il cibo rappresenta.


In tutto il mondo il momento in cui ci si siede intorno ad un tavolo diventa rappresentativo di usanze e costumi caratteristici di quella determinata cultura. Intorno ad un tavolo, spesso davanti a succulente portate, si sono riuniti i potenti, si sono prese le fondamentali decisioni storiche di alleanze, battaglie, matrimoni e invasioni. Ne è un esempio la cultura dell'antica Roma, dove si organizzavano solitamente banchetti tra imperatori e nobili con ogni tipo di pietanza e vino in abbondanza. Di quella cultura siamo in effetti i discendenti diretti.
Il cibo in famiglia ha rappresentato spesso il momento in cui ci si riunisce, ci si racconta la giornata trascorsa, le avventure vissute, ma a tavola si trasmette molto più di questo: si esplicita in forma diretta l'educazione.

Per i bambini piccoli il cibo è una grande esperienza: molto spesso si mostrano entusiasti alla conoscenza di nuovi sapori, e durante lo svezzamento fanno la maggior parte delle scoperte culinarie. Ed è in questa fase che si determinano i gusti e le preferenze. Ma è abbastanza chiaro che se un alimento viene proposto al bambino, lui avrà la possibilità di scegliere se mangiarlo con gusto oppure rifiutarlo, se un cibo al contrario, non viene offerto per nulla ai piccoli questa scoperta sarà preclusa ed è ovvio che l'adulto avrà scelto per lui.

Bisognerebbe far provare una gamma di alimenti il più vasta possibile in questa fase e lasciare che siano i bambini a scegliere le proprie preferenze e magari ci accorgeremo con sorpresa che avranno gusti inaspettati. Specialmente ci stupirà la degustazione di piatti dai colori sgargianti come quelli ottenuti dalle verdure, preferiti spesso dai bimbi in tenera età.
Altrettanto importante è il condividere il pasto con gli altri membri della famiglia: dai più grandi si impara a stare a tavola, il corretto utilizzo delle posate, l'autonomia nel tagliare il cibo, l'ordine convenzionale delle portate, l'utilizzo del bicchiere già dai primi mesi e si ottiene in modo spontaneo l'incoraggiamento a voler mangiare da soli.

Se i piccoli sono abituati a consumare i pasti a tavola con gli adulti avranno la possibilità di osservare ed imparare ciò che può essere utile sapere. Se il loro pasto viene preparato in precedenza e servito loro senza alcuna collaborazione nella preparazione e senza indurre in loro la curiosità di cosa stanno mangiando, i bambini lo vivranno come un momento obbligato della giornata, al quale si approcceranno con un atteggiamento annoiato e con poco entusiasmo, soprattutto se dovranno consumarlo da soli.

Proviamo a metterci nei loro panni: noi preferiamo una cena in allegra compagnia di amici oppure pasto fugace da soli in cucina? Una volta che il bambino regolarizza l'orario dei pasti è bene che viva questo momento insieme al resto della famiglia, proprio perché la compagnia spesso stuzzica l'appetito.


Il cibo è un elemento altamente culturale e nell'ultimo periodo se ne sta riconoscendo anche il valore educativo attraverso l'educazione alimentare e la consapevolezza di ciò che mangiamo. Questo percorso per avere successo deve necessariamente iniziare sin dai primi mesi dei bambini e deve coinvolgere in modo imprescindibile la famiglia, deve poi proseguire attraverso la crescita scolastica dei bambini, dove la mensa assume un importante scopo educativo, oltre che organizzativo.

I pasti proposti nelle scuole seguono infatti precise regole di bilanciamento alimentare attraverso le quali ai bambini viene offerta una gran varietà di alimenti che gli insegna a mangiare in maniera diversificata e salutare. Ci si sta addirittura organizzando con degli appositi corsi di cucina per mamme che vogliono imparare a cucinare in modo creativo per i propri figli.
Se è vero che il cibo è elencato tra i grandi piaceri della vita, allora gli va attribuito un gran valore nel nostro percorso sin dai primi pasti.





Articoli Correlati