Orari impossibili e trasporti ancora all'anno zero: scatta la protesta degli studenti

Orari impossibili e trasporti ancora all'anno zero: scatta la protesta degli studenti
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 18-01-2021 00:00

CRONACA - Primo giorno di scuola dopo la chiusura: è subito sciopero in quasi tutte le scuole di Cassino. Al liceo classico un sit-in per dire no alla didattica in presenza senza una vera organizzazione. "In queste condizioni è meglio la Dad". Al "Carducci" le adesioni superano il 95%

Primo giorno di scuola del 2021 per gli studenti delle scuole superiori del Lazio. Ma il rientro è concitato e caratterizzato dalle polemiche. A Cassino è andata in scena la protesta degli studenti del liceo classico "Carducci". Una protesta 'ordinata', nessun assembramento. Ma il sit-in di pochi studenti che hanno parlato a nome di gran parte della comunità studentesca è servito a mettere a nudo alcune criticità evidenti. In primis quella legata ai disagi per il doppio orario d'ingresso e di uscita. E poi perchè in merito ai trasporti nulla è cambiato veramente. E quindi la beffa con la scuola che riapre nel giorno in cui scatta la zona arancione. " E con Cassino che rischia la zona rossa" dicono alcuni dei manifestanti.

Non a caso la protesta è andata in scena a pochi passi dal palazzo comunale. Gli studenti chiamano infatti in causa anche gli amministratori comunali e le istituzioni locali a fare la propria parte. Nella sostanza dei fatti chiedono che continui la didattica a distanza fino a quando il rientro a scuola non sarà veramente in sicurezza sia nei trasporti sia nell’abbassamento della curva dei casi Covid.

Altro punto dolente è quello del doppio ingresso. Per gli studenti si potrà tornare in presenza solo quando verranno pensati orari di rientro a scuola più consoni e fattibili alle famiglie e agli studenti che spesso si ritrovano a tornare a casa da scuola alle 17 o anche alle 18 di sera, uscendo alle 15.

Disagi che sono condivisi anche da molti genitori. Per questo la protesta ha avuto anche il consenso delle famiglie, e oltre il sit-in di testimonianza dinanzi al liceo classico "Carducci" in tanti hanno manifestato virtualmente sui social spiegando i motivi del loro dissenso durante la mattinata. Quasi tutti gli alunni delle Superiori di Cassino hanno incrociato le braccia. Al contempo alcuni di loro hanno precisato: "Noi vogliamo la scuola in presenza ma non come ci è stata prospettata. Se la scuola in presenza deve essere come è oggi, a questo punto meglio la didattica a distanza al 100%, considerando poi che il Lazio è anche in zona arancione".





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