Diciotto denunce e nessun rinvio a giudizio. L'orgoglio di Carlo Maria

Diciotto denunce e nessun rinvio a giudizio. L'orgoglio di Carlo Maria
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 15-01-2021 00:00

GIUDIZIARIA - Finisce con una archiviazione anche la vicenda del primo lotto del cimitero di San Bartolomeo. L'ex sindaco D'Alessandro: "Ringrazio la magistratura in cui ho sempre creduto"

Carlo Maria D'Alessaandro

La notizia di reato è infondata. Con questa motivazione il sostituto procuratore della Repubblica dottor Emanuele De Franco ha chiesto dunque il disporsi dell'archiviazione del procedimento penale nei confronti dell'ex sindaco Carlo Maria D'Alessandro per quel che riguarda la vicenda del primo lotto del cimitero di San Bartolomeo di Cassino e i "famosi" tondini più piccoli: vicenda che portò alla luce l'allora consigliere di opposizione Enzo Salera, oggi sindaco di Cassino, che a questo punto con la chiusura della vicenda giudiziaria può proseguire nel cantiere del primo lotto.

L'ex sindaco da parte sua si compiace per la decisione del giudice - per la verità comunicata già lo scorso 22 ottobre - e oggi dice: "Sono passati ormai più di 2 anni dall'inizio di questa triste vicenda, nella quale sono stato tirato dentro solo per aver fatto il mio dovere. Ero il Sindaco e quindi non spettava a me il controllo del cantiere. Anzi, se lo avessi fatto sarei finito sotto inchiesta per un reato molto più grave, ma forse avrei evitato quanto accaduto. Ma come giustamente viene argomentato nel provvedimento noi non pagammo nessuno, né ditta né direttore dei lavori, e quindi tutto ciò permetterà "al comune di far valere linea di impedimento parziale in fase di liquidazione del prezzo dell'appalto. In poche parole la ditta aggiudicataria dell'appalto non avrà la possibilità di lucrare sul risparmio di spesa determinato dalle difformità esecutive riscontrate".

Con questo si chiude la mia vicenda politica con 18 denunce contro, nessun rinvio a giudizio, nessun processo. Ringrazio la magistratura, tutta, in cui ho sempre creduto e a cui mi sono sempre affidato. Ed un abbraccio forte alla mia famiglia, che insieme con me quelle vicende le ha dovute subire e senza colpo ferire".





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