Villaggio di Natale all'Albaneta: confermata l'archiviazione per Petrarcone e Costa

Villaggio di Natale all'Albaneta: confermata l'archiviazione per Petrarcone e Costa
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 14-01-2021 00:00

CASSINO - La vicenda risale al 2015. L'allora sindaco e il suo vice si opposero alle scelte dell'imprenditore e iniziò un lungo braccio di ferro. Oggi si chiude definitivamente il capitolo giudiziario. Esulta anche l'ex comandante della polizia locale Alessandro Buttarelli

Respinta la richiesta di Daniele Miri che si era opposto all'archiviazione nei confronti dell'ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone, il suo vice Mario Costa, l'allora comandante della polizia locale Buttarelli e alcuni ambientalisti. La vicenda, ormai nota a Cassino, risale al dicembre del 2015 e al "famoso" cancello, rimosso dal Comune, per quello che doveva essere il villaggio di Natale all'Albaneta. Petrarcone in qualità di sindaco di Cassino aveva emesso ordinanza di rimozione del cancello posizionato lungo la strada che porta all'Albaneta in occasione dello svolgimento della manifestazione del 'Villaggio di Babbo Natale' a Montecassino.

Una vicenda che aveva assunto dimensioni nazionali con l'interessamento del Governo Renzi e dell'ambasciata polacca. Vicenda che è finita nelle aule di tribunale con l'imprenditore Daniele Miri che aveva denunciato l'allora sindaco per abuso d'ufficio e diffamazione e il suo vice, Mario Costa, anch'egli per diffamazione. La procura aveva chiesto l'archiviazione del procedimento. Miri si era opposto. Questa mattina è arrivata la pronuncia definitiva: il procedimento giudiziario è archiviato.

LE REAZIONI

Giuseppe Golini Petrarcone, difeso dall'avvocato Andrea De Matteis, dice: "Tengo a sottolineare che le mie decisioni furono prese non contro qualcuno, ma come ho sempre fatto nella mia vita politica e professionale, nel rispetto della legalità e della cittadinanza. Ripristinare il transito in quella zona del nostro territorio era un dovere per me e un atto dovuto verso i cittadini che ancora oggi posso usufruire del passaggio storico in quelle che sono state teatro della seconda guerra mondiale".

L'ex comandante della polizia locale Alessandro Buttarelli allo stesso modo gioisce, e argomenta: "Accolgo con viva e profonda soddisfazione questo pronunciamento pienamente liberatorio da parte del gip che ha ritenuto così come il pm in sede di prima richiesta di archiviazione insussistenti le accuse al punto da considerare inutile finanche la celebrazione di un qualsiasi processo. Con questo atto se mai ce ne fosse stato bisogno viene certificata la piena insussistenza delle ipotesi accusatorie e riconosciuta l’assoluta innocenza delle parti coinvolte. Fatto sta che chi compie il proprio dovere al fine della tutela del pubblico interesse e addirittura come nel caso di specie a tutela del patrimonio storico di un popolo come quello Polacco non può subire quello che avvenuto rispetto a questa vicenda .

Ho agito come sempre mi contraddistingue coordinando i miei uomini, che non hanno fatto che eseguire un ordine legittimo nella legalità e nell'intento unico di preservare il bene comune . Il solo tempo dedicato a questa vicenda e distolto da altre cose più importanti della vita è ad ogni modo meritevole da parte mia di un'attenta valutazione circa il da farsi rispetto a quanto subito. La polizia locale dovrebbe trovare altresì nei suoi uomini e nell'impegno costante che questi mettono tutti i giorni a favore della collettività una maggiore tutela su ogni fronte rispetto a fatti evidentemente insussistenti . A partire da un riconoscimento ormai definitivo a nostro favore degli stessi istituti giuridici e mezzi di tutela degli appartenenti ad altre forze di polizia".





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