"Subito il vaccino nelle carceri"

"Subito il vaccino nelle carceri"
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 07-01-2021 00:00

IL FATTO - L'avvocato di Cassino Sarah Grieco lancia la petizione con l'associazione con la "Società della Ragione" e il suo articolo finisce sui media nazionali insieme a quello dell' ex ministro Cirinnà. Ecco dove e perchè firmare. L'esponente del Pd: "chiederemo un incontro a Speranza e Arcuri"

Non solo le Rsa e i sanitari. Bisogna dare le prioritò anche alle carceri, per quel che riguarda il vaccino. Ne è convinta l'avvocato e già consigliere comunale di Cassino, Sarah Grieco, che ha scritto un articolo sul tema ed è stato pubblicato sulla rivista "Ristretti Orizzonti" insieme a quello dell'ex ministro Monica Cirinnà. L'associazione "La società della ragione Onlus" di cui l'avvocato Grieco fa parte ha lanciato una petizione su Change.org, dopodichè intende chiedere un incontro al ministro Speranza e al commissario Arcuri.

Perchè dare priorità anche alle carceri? L'associazione spiega: "Appare drammaticamente evidente che le prigioni rappresentano uno dei posti a più alto rischio di rapida diffusione del virus in caso di contagio. Anche all'esterno. Ma se le carceri sono come le RSA e i detenuti rappresentano un gruppo “ad alta vulnerabilità bio-psico-sociale”, come mai non sono stati inseriti tra le categorie prioritarie della campagna vaccinale contro il Covid-19, a differenza degli ospiti delle RSA? Se negli istituti di pena l’età media è più bassa, le condizioni igienico-sanitarie sono certamente peggiori, e vi è ampia diffusione di patologie pregresse? Anche a loro va garantito loro il diritto alle pari opportunità nella tutela della salute, oltre ogni timore di reazioni forcaiole".

LA RICHIESTA

Ecco quindi la richiesta: "Chiediamo al ministro della Salute e al Commissario straordinario per l’emergenza Covid, di rispettare le indicazioni fornite dal Comitato Nazionale per la Bioetica. Chiediamo che i detenuti, gli operatori penitenziari e tutti coloro che svolgono attività lavorative ed educative in carcere, vengano inseriti tra le categorie prioritarie nella vaccinazione contro il Covid 19, al pari degli altri ospiti e degli altri operatori di comunità chiuse. Unisciti a noi per mettere fine a questa palese discriminazione nei confronti di soggetti ugualmente vulnerabili, la cui salute è totalmente nelle mani delle istituzioni che li custodiscono. È ora di porre rimedio verso una “dimenticanza”, che rischia di apparire agli occhi di detenuti e delle loro famiglie solo come una pena aggiuntiva".

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