Troppi contagi, a Pontecorvo le scuole non riaprono

Troppi contagi, a Pontecorvo le scuole non riaprono
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 04-01-2021 00:00

CRONACA - Lo ha deciso questa mattina il sindaco Rotondo insieme ai presidi: tutto rinviato alla prossima settimana. A Cassino ancora nessun decisione. Intanto l'ufficio scolastico regionale non concede la deroga all'Itis e resta confermato il doppio orario in ingresso e in uscita

Ancora troppi contagi in città. Troppo rischioso, in questa situazione, riaprire le scuole il 7 gennaio, subito dopo le festività. Il sindaco di Pontecorvo Anselmo Rotondo con apposita ordinanza ha quindi rimandato l'apertura di tutte le scuole di ogni ordine e grado a lunedì prossimo, 11 gennaio.

Spiega Rotondo: "Dopo un incontro con i presidi e valutazioni fatte con la Asl per l'innalzamento dei contagi, rimando l'apertura delle scuole di ogni ordine e grado a lunedì 11 gennaio, salvo altre valutazioni del caso.

Lo abbiamo deciso questa mattina in una riunione alla quale hanno preso parte l'assessore all'Istruzione Anna Grazia Longo e il presidente del Consiglio Katiuscia Mulattieri insieme al preside Cipriano dell'istituto superiore, Ulgera e Vettese degli istituti inferiori e con l'approvazione della preside del Cipia, Incoronato, che non ha potuto partecipare ma si è allineata alla decisione".

Nessuna novità, invece, è ancora emersa da Cassino nell'incontro tra presidi e sindaco in programma sempre nella giornata odierna. Fino a questa mattina, dunque, non essendo giunta alcuna comunicazione, resta valida l'apertura di tutte le scuole il 7 gennaio nella città martire.

Intanto il direttore generale dell’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio non ha concesso la deroga al doppio orario chiesta dal preside dell’Itis "Majorana" di Cassino Pasquale Merino. Il direttore, attuando un provvedimento del prefetto di Roma, ha previsto che dal 7 gennaio gli istituti secondari della Regione Lazio devono prevedere entrate alle 8 e alle 10 con uscite alle 13 e alle 15.

A Cassino ad esprimere la sua contrarietà è stato il dirigente dell’Istituto Tecnico che, non appena ricevuta la comunicazione, si è rivolto direttamente al direttore generale per chiedere una deroga. Che, però, è decisione delle ultime ore, non è stata concessa.





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