CASSINO - Il presidente dell'associazione Luigi Franco Miele: "Chi ha criticato il sindaco Salera sulla questione Acea lo ha fatto in modo abusivo, non firmandosi". Nessuna presa di distanza, invece, dal consigliere comunale
Nei giorni scorsi il sindaco di Cassino Enzo Salera ha inviato una lettera ai circa 30 sindaci che compongono la consulta del Cassinate. Il primo cittadino di Cassino li ha convocati per discutere di nuove tariffe Acea e risoluzione. Un incontro che, da quanto trapela, non è stato ben accolto dal presidente della provincia Antonio Pompeo, che è stato bypassato, e neanche dai vertici del Pd frusinate.
Ma anche a Cassino ha suscitato una serie di reazioni. In una nota a firma dell'associazione "Bene Comune" pubblicata da un sito nella giornata di sabato è stato infatti evidenziato che "il duo De Sanctis – Salera, anche se sbagliando modi e maniere, ha posto il dito in una piaga ben dolente che nessuna medicina, da quando essa è insorta, è riuscita a lenire. E men che mai a sanare o quanto meno ad avviare a guarigione. Bene Comune, comunque, – ha detto ancora l’associazione – non può che guardare con favore ogni iniziativa che serva anche solo a tener viva l’attenzione su un problema che qualcuno (ACEA in primis, ma anche il PD) spera cada nel dimenticatoio e non se ne parli più, all’italiana maniera".
Chi firma il comunicato? Molto genericamente l'associazione "Bene Comune" e quindi, si presuppone, che il presidente dell'associazione sia quantomeno a conoscenza della missiva. Luigi Franco Miele, presidente dell'associazione e presentatore della lista "Bene Comune per Cassino" che alle scorse elezioni comunali ha visto l'elezioni di Luca Fardelli nella compagine petrarconiana, smentisce invece quanto asserito nella nota. E dice:
"Corre l'obbligo da parte mia e degli iscritti, in qualità di presidente in carica dell'associazione di Bene Comune per Cassino di smentire quanto affermato in merito di un nostro parere sulla condotta del Sindaco Salera e dei vari commenti da parte di partiti politici. Qualsiasi persona abbia trasmesso all'organo d'informazione simile notizia lo ha fatto a proprio nome, tra l'altro non firmandosi ed in modo abusivo".
Ora le ipotesi sono due: o c'è una nuova associazione che si chiama "Bene Comune" e non è la stessa di Luigi Franco Miele. Oppure gli iscritti all'associazione hanno inviato la nota senza avvertire il presidente. Oppure c'è una terza via: che porta al consigliere eletto nella lista di "Bene Comune", Luca Fardelli, che, in effetti, sembra non aver preso le distanze da quanto affermato da qualcuno degli iscritti del suo gruppo: probabilmente il capolista Luigi Di Marco, da sempre sensibile al tema dell'acqua pubblica e in prima linea su queste tematiche. Anche lui, infatti, non prende le distanze e non disconosce il documento. E come è noto, chi tace acconsente! Con buona pace del presidente...
Articolo precedente
Da mille a trecento tamponi: ecco perchè oggi i positivi sono in netto caloArticolo successivo
"Periferie dimenticate". L'affondo di Maraone