CASSINO - Nei giorni scorsi una pianta è caduta in via Lungofiume Madonna di Loreto. Gli ambientalisti Grossi e Avella avevano messo in guardia la Regione già nel settembre del 2019. Ecco i documenti e la risposta che era stata fornita
Una tragedia sfiorata. Poteva avere epiloghi ben peggiori quelli della pianta caduta nei giorni scorsi in via Lungofiume Madonna di Loreto a Cassino, ma fortunatamente in quel momento non c'erano macchine in transito (LEGGI QUI: Cassino, un albero cade sulla carreggiata. Tragedia sfiorata ). Ma qual è stata la causa della caduta dell'albero? Solo il maltempo e il vento? Probabilmente no: qualcuno, da tempo, aveva infatti messo in guardia sulla pericolosità di quelle piante in quel tratto di strada.
Nel settembre del 2019 gli ambientalisti Edoardo Grossi in una missiva indirizzata alla Regione Lazio, al Consorzio Valle del Liri e ai comuni di Cassino e Sant'Elia Fiumerapido infatti scrivevano
E la Regione cosa ha risposto? Ha spiegato che la messa in sicurezza della strada non nè di competenza regionale: l'Ente si occupa nello specifico solo per quel che riguarda il fiume. E ha quindi specificato: "Si è più volte rappresentato alle amministrazioni comunali in indirizzo (in particolare Cassino), la necessità ed urgenza di eseguire opportune valutazioni e verifiche tecniche al fine di assicurare le necessarie misure di tutela della circolazione e sicurezza stradale, onde scongiurare pericoli per la pubblica incolumità, ancorchè questa strada risulta corrente su sommità arginali aventi caratteristiche tecniche che si differenziano nettamente dai rilevati stradali".
Nei giorni scorsi la Regione è intervenuta per la pulizia del fiume Rapido e alcune piante sono state tagliate: secondo alcuni cittadini l'incidente della pianta caduta si poteva evitare se la pulizia fosse continuata e fossero state tagliate anche altre piante pericolanti. Tra cui, appunto, quella caduta.
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