ULTIM'ORA - Lo ha annunciato in serata il premier Giuseppe Conte dopo l'ordinanza del ministro della Sanità. Nelle due regioni del Centro-Sud si potrà circolare liberamente tra province e comuni ma non entrare in quelle arancioni e rosse. Scuola in presenza dagli asili alle medie, le misure partono già venerdì. Speranza: "Non c’è spazio per incertezze e polemiche. So che queste scelte comportano sacrifici e difficoltà, ma sono l’unica strada per piegare la curva"
Non c'è nessuna zona verde nel nuovo decreto varato in serata dal premier Conte e che entrerà in vigore venerdì 6 novembre. Perchè il messaggio comunicativo che il Governo vuole dare è il seguente: non c'è nessun via libera, l'allerta deve restare alta, anche nelle zone più a rischio. Per questo il Lazio non è più in zona verde, come comunicato questa mattina, ma in zona gialla. Nella sostanza dei fatti cambia il colore, ma si tratta della fascia meno a rischio delle tre. E, a sorpresa, anche la Campania è nella fascia gialla: significa cioè che saranno consentiti gli spostamenti da e verso le altre regioni gialle: quindi nel caso di specie si potrà andare dal Lazio alla Campania, e viceversa.
Limitazioni alla circolazione, invece, sono previste nelle fasce arancioni e rosse: in queste regioni sarà vietato entrare se non per comprovate esigenze. "In queste settimane i contagi sono aumentati in modo imponente. Dobbiamo fare ogni sforzo per rallentarne la corsa. Per questo stasera ho firmato una nuova ordinanza con misure restrittive per le regioni che i nostri tecnici hanno individuato come quelle più a rischio. Il Covid-19 ci ha insegnato che dobbiamo agire in fretta e in modo deciso. Non c’è spazio per incertezze e polemiche. So che queste scelte comportano sacrifici e difficoltà, ma - chiosa il ministro della Sanità Roberto Speranza - sono l’unica strada per piegare la curva.
Ecco di seguito le maggiori restrizioni per la zona gialla:
- Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute.
- Raccomandazione di non spostarsi se non per motivi di salute, lavoro, studio, situazioni di necessità
- Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno
- Chiusura di musei e mostre
- Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell'infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori
- Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie
- Chiusura di bar e ristoranti alle ore 18. L'asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni .Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.
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