Dpcm, prime indiscrezioni: vietato lo spostamento tra le Regioni. Conte lunedì va in Parlamento

Dpcm, prime indiscrezioni: vietato lo spostamento tra le Regioni. Conte lunedì va in Parlamento
di autore Redazione - Pubblicato: 31-10-2020 00:00

NAZIONALE - A Palazzo Chigi una domenica decisiva per varare le nuove misure. Si valuta un lockdown "morbido". Centri commerciali chiusi il fine settimana, ma si litiga sulla scuola. Possibili 'zone rosse' nelle città con alto indice di contagio. E spunta l'ipotesi dei "Covid Hotel" per limitare la diffusione del virus in famiglia. Sul territorio sarebbero fondamentali le strutture di Cassino e Fiuggi

Il premier Giuseppe Conte

Così come avevamo preannunciato nel pomeriggio anche da queste colonne (LEGGI QUI: Covid, domani vertice urgente a Palazzo Chigi: verso un nuovo Dpcm già lunedì) il premier Giuseppe Conte poco fa ha annunciato che lunedì si recherà in Parlamento e saranno rese note le ulteriori misure che verranno prese per provare a limitare la diffusione del virus. Domenica mattina il premier farà il punto con i capidelegazione di Pd, M5S, IV e Sinistra Italiana, i ministri competenti e le regioni.

Secondo le indiscrezioni che trapelano dal Palazzo e pubblicate dal Corriere della Sera tra le misure che verranno adottate a partire già da martedì 3 novembre ci sarà il divieto di spostamento tra le regioni.

Lunedì sera, dunque, il premier ha intenzione di firmare un nuovo Dpcm — il decreto della presidenza del Consiglio dei ministri — con cui il governo potrebbe fare tre cose:

- chiudere i confini tra le Regioni per provare a rallentare la corsa del virus;
- chiudere i centri commerciali durante il fine settimana
- chiedere alle Regioni con gli indici di contagio più elevati di indicare una serie di zone rosse locali e le attività che dovranno essere limitate.

Lo farà dopo le comunicazioni al Parlamento, che dovrebbero tenersi alle 12 alla Camera e alle 17 in Senato.

Il nodo cruciale resta la scuola, secondo quel che si apprende dalle agenzie di stampa. L'opzione maggiormente considerata dal governo sembrerebbe essere quella di una didattica a distanza al 100% a partire dalla terza media in poi. A questa ipotesi continua ad opporsi la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: "Vorrebbe dire abbandonare i ragazzi e avere un Paese più debole", ha dichiarato.

Infine l’intenzione è quella di limitare il più possibile la trasmissione del virus in giro per il Paese, motivo per cui sul tavolo ci sarebbe anche l’idea di predisporre nuovi Covid Hotel dove poter ospitare e isolare i pazienti che rimanendo a casa rischierebbero di contagiare i familiari. Sul territorio si farebbe ricorso alle tante strutture che sono presenti a Cassino e a Fiuggi.





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