Bus strapieni? L'Itis ha la soluzione: il taxi scolastico

Bus strapieni? L'Itis ha la soluzione: il taxi scolastico
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 20-10-2020 00:00

CASSINO - Il dirigente Merino illustra la novità: "Visto che il pubblico non ci ascolta dobbiamo affidarci ai privati. Noi a scuola rispettiamo tutti i protocolli, finora solo 3 classi in isolamento su 50, non possiamo rischiare che gli studenti si infettino sui mezzi di trasporto". Si pensa anche ai doppi turni in collaborazione con lo Scientifico. Il preside Salzillo: "Idea percorribile, ma dal Majorana nessuno ci ha informato". L'assessore Delli Colli: "Non mi risultano particolari disagi"

La conferenza stampa di oggi all'Itis "Majorana"

Il pubblico non riesce a garantire il trasporto in maniera sicura in modo da evitare l'assembramento sui bus? Allora non resta che rivolgersi ai privati! Questo, in buona sostanza, il ragionamento che ha fatto il dirigente dell’Itis “Majorana”, professore Pasquale Merino, che questa mattina ha illustrato l’iniziativa in conferenza stampa insieme ai suoi collaboratori: il direttore dei servizi amministrativi Iemma e i docenti Achille Sasso, Rita Matera, Luigi Velardo e Brunella Scarabeo. Nella sostanza dei fatti si tratta di un taxi scolastico.

E per quale motivo la scuola arriva a farsi carico di questo servizio? Il ragionamento fatto dalla task force anti-Covid di Merino è il seguente: all’interno dell’Istituto si sta facendo il possibile per evitare che si sviluppino dei focolai. Non solo la temperatura misurata agli studenti all’ingresso e nel corso della mattinata (il livello di guardia è sceso da 37.5 a 37.3, solo al di sotto di questa temperatura studenti, docenti e personale potranno entrare nell’edificio), ma una sala Covid che è diventata  non più sala di emergenza bensì sala di monitoraggio. Cosa significa? Che ai  primi sintomi il ragazzo viene portato nella sala Covid dove compila una  scheda dove elenca tutti i contatti avuti. In modo da intervenire prontamente nel caso lo studente risultasse positivo. E per ora i numeri danno ragione all’istituto.

Non è stata necessaria nessuna chiusura e su circa 50 classi solo 3 sono in quarantena. Solo fortuna rispetto ad altre scuole? Probabile. Così come è vero che la fortuna aiuta gli audaci. E all’Itis “Majorana” durante l’estate si è lavorato per avere fondi ministeriali, l’aiuto della provincia per l’edilizia scolastica, tutti i banchi monoposto. Sono quindi stati creati 8 diversi ingressi, ad ogni ingresso ci sono gli ausiliari con gel disinfettante e distribuzione delle mascherine. Sono aumentati i cicli di disinfezione.

Ma ad aiutare - come hanno ben spiegato in conferenza i docenti della task force anti-Covid - è il fatto che si è creato anche un vero patto scuola-famiglia. Cosa significa? Che c’è un monitoraggio costante delle assenze, ad avvisare spesso sono i genitori, in caso contrario è la scuola a chiedere spiegazioni delle assenze. C’è un dialogo con i genitori tramite un apposito numero di telefono dedicato. Vengono sensibilizzati anche invitandoli a limitare le attività extra didattiche degli studenti. Ma ancora non basta. Il rischio che la situazione possa sfuggire di mano c’è. La colpa? I trasporti. L’Itis, così come il liceo Scientifico, è fuori dalla cinta muraria della città, quindi gli studenti arrivano con le navette, dove il distanziamento non esiste - come raccontano i ragazzi e testimoniano anche alcuni docenti - . “Visto che non c'è la volontà politica di risolvere questa problematica, dovrò verificare la possibilità di fare convenzioni con bus turistici privati” spiega il dirigente dell’Itis.

Le navette con gli studenti dell'Itis

Argomenta Merino: “L’Itis è pronto a firmare una convenzione con alcune ditte di  pullman  ‘Gran Turismo’  della città che,  una volta caricati i ragazzi alla stazione ferroviaria, transitando con  linea diretta  sulla superstrada Cassino-Formia, li faccia scendere alla rotatoria nel Campus universitario della Folcara. Il  costo? Con la stessa spesa per l’abbonamento che attualmente sostengono, le famiglie potrebbero  vedere  i loro figli viaggiare seduti su un pullman ‘Gran Turismo’  e con il distanziamento sociale rispettato, sono sicuro che se necessario sarebbero disposte a spendere anche 5 euro in più al mese.  In ogni  pullman da cinquanta posti  viaggerebbero 27 studenti dell’Itis.

“Pensiamo, anche se al momento stiamo nella fase di studio  – sottolinea il Dsga Iemma – di  attivare quattro pullman all'andata e altrettanti al ritorno  per alleggerire gli altri  mezzi”. Ma il taxi scolastico non è l’unica proposta messa in campo. Si pensa anche a fare squadra con il liceo Scientifico, altra scuola che si trova al Campus Folcara  e quindi a fare una riunione congiunta dei due Consigli d’Istituto per fare la didattica a distanza in maniera alternata. Almeno sulle classi del triennio: una settimana restano a casa quelle dell’Itis, una settimane quelle dello Scientifico, in modo da alleggerire il trasporto pubblico.“In questo modo i trasporti  diminuirebbero di circa 1.200 utenti. La soluzione si potrebbe attuare fino a quando non andremo a regime con il ‘Taxi scolastico’” ha concluso Merino. 

LE REAZIONI

Dopo la conferenza del preside Merino abbiamo contattato l’assessore ai trasporti del Comune di Cassino Chiara Delli Colli e il dirigente del liceo Scientifico Salvatore Salzillo. “Poco prima dell’inizio della scuola - il 10 settembre se non ricordo male, dice la delegata ai trasporti del sindaco Salera - abbiamo fatto una riunione per affrontare la questione dei trasporti alla Folcara ma c’era solo il preside dello Scientifico. Per quel che riguarda la viabilità abbiamo ottenuto l'autorizzazione dell’Università a far percorrere la bretella del Campus alle navette ma purtroppo ad oggi i ragazzi dovrebbero farsi circa 200 metri a piedi perchè l’ultima parte di strada dopo la rotonda non è di competenza dell’Università ma della provincia e c’è un contenzioso aperto con un privato. I bus pieni? Abbiamo concordato con l’azienda di rispettare i protocolli ministeriali sul trasporto e a me risulta che vengono rispettati, non ho lamentele in tal senso da parte di genitori o degli studenti”. 

E anche il preside Salzillo evidenzia le assenze del collega Merino. Da noi contattato spiega: “Questa mattina stavamo facendo una conferenza dei servizi proprio su questo tema ed era assente proprio il dirigente dell’Itis. La didattica a distanza alternata tra noi e l’Itis? Potrebbe essere un'idea percorribile, così come quella del trasporto privato, ma non è normale che io debba venire a conoscenza di tale proposte dalla stampa. In ogni caso il problema dei trasporti non riguarda solo la zona della Folcara e le nostre scuole ma tutta la città di Cassino e più in generale tutto il Paese. L’ultimo Dpcm non mi sembra che risolvi tale criticità perché non è con l’ingresso a scuola alle 9 che si mette fine al problema, visto e considerato che molti viaggiano con i treni o con gli autobus e alle 8 sono già a Cassino”.





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