Cassino, San Bartolomeo: Sebastianelli attacca l'amministrazione sul degrado del quartiere

Politica - Il consigliere comunale, già candidato sindaco del Polo civico, è intervenuto denunciando lo stato di abbandono in cui versa la popolosa area della città martire. Per l'esponente d'opposizione: "La sicurezza urbana non può riguardare solo il centro storico o le zone "vetrina". I cittadini non meritano più scuse, ma risposte concrete"

Cassino, San Bartolomeo: Sebastianelli attacca l'amministrazione sul degrado del quartiere
di autore Luca Pallini - Pubblicato: 17-06-2025 15:18 - Tempo di lettura 2 minuti

"Non lo dice il consigliere di opposizione, lo dicono i cittadini ogni giorno, a gran voce, sui social e nelle piazze: San Bartolomeo è un quartiere dimenticato, abbandonato a sé stesso, ridotto a dormitorio sporco e degradato. Non c’è bisogno di parole, basta farsi un giro per le strade per toccare con mano lo stato di incuria in cui versa uno dei quartieri più popolosi della città". Giuseppe Sebastianelli, consigliere comunale d'opposizione, è intervenuto sullo stato in cui versa il noto quartiere della città martire".

"A San Bartolomeo - prosegue Sebastianelli - la manutenzione ordinaria è un miraggio: erba alta, rifiuti ovunque, aree verdi che sembrano discariche a cielo aperto. Il campetto da gioco, sebbene di proprietà Ater, è ormai impraticabile, eppure per anni ha rappresentato uno dei pochi spazi aggregativi per i ragazzi del quartiere. Oggi, invece, chi vuole tirare due calci a un pallone è costretto a farlo sui marciapiedi o in mezzo alla strada, con buona pace della sicurezza tanto sbandierata da questa amministrazione".

E aggiunge: "San Bartolomeo non ha un centro sportivo, non ha un presidio fisso di decoro urbano, non ha un piano serio per il recupero delle aree pubbliche. È diventato un simbolo dell’indifferenza di chi governa. E tutto questo mentre il sindaco Enzo Salera continua a dipingere un’immagine patinata della città, che non corrisponde alla realtà delle periferie".

"La sicurezza urbana - sottolinea - non può riguardare solo il centro storico o le zone “vetrina”. Mettere in sicurezza un quartiere significa restituire dignità ai cittadini che ci vivono, significa investire in decoro, servizi, opportunità per i giovani, presidio sociale".

"Il tempo delle promesse elettorali è finito. I cittadini non meritano più scuse, ma risposte concrete. Il degrado che ogni giorno siamo costretti a denunciare non è frutto del caso, ma dell’inerzia politica e dell’incapacità amministrativa di chi governa.Tutto questo è intollerabile. E noi non smetteremo di dare voce a un quartiere che ha il sacrosanto diritto di essere ascoltato" ha concluso il consigliere comunale d'opposizione.

L.P.
 





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