Cronaca - È successo durante la gara tra Stelaudia e Roccasecca. L'ira della squadra padrona di casa: "Questa volta si è davvero superato il limite. Esigiamo che la FIGC intervenga, stiamo valutando di agire per vie legali"
Mette le mani al collo a un ragazzino durante una partita di calcio e in campo si vivono attimi di terrore: protagonista del triste episodio che ha macchiato la partita di calcio Under 14 tra Stelaudia e Roccasecca, un dirigente dello staff della squadra ospite. Teatro dell'episodio è stato il campo "Alberto Sordi" di Torrice. Quello che doveva essere un pomeriggio di sport e divertimento, si è trasformato in un incubo quando un dirigente dello staff tecnico del Roccasecca ha aggredito un giovane giocatore avversario.
L'episodio shock è avvenuto nel secondo tempo, quando i padroni di casa della Stelaudia erano in vantaggio per 3-1. Dopo una serie di proteste contro l'arbitro, il dirigente del Roccasecca è stato prima ammonito e poi espulso. Qualche protesta di troppo, poi l'invasione fuori dall'area di competenza dello staff e il direttore di gara non ha potuto far altro che far scattare il cartellino rosso. La decisione dell'arbitro ha scatenato la sua furia: l'uomo ha perso il controllo e si è scagliato contro un giocatore della Stelaudia, un ragazzino di appena 14 anni.
La scena è stata agghiacciante: il dirigente ha prima spintonato violentemente un giocatore poi ha afferrato al collo un altro dei giovanissimi in campo della squadra avversaria. La violenza dell'aggressione ha lasciato tutti i presenti senza parole.
I genitori dei ragazzi, che assistevano alla partita dagli spalti, sono stati sopraffatti dalla rabbia e dalla preoccupazione per i loro figli in campo.
Solo grazie all'intervento di alcuni membri dello staff della Stelaudia, la situazione non è degenerata ulteriormente. Lo staff della squadra padrona di casa ha fatto non poca fatica a trattenere la rabbia dei genitori, che erano comprensibilmente sconvolti dopo aver assistito a comportamenti inaccettabili, soprattutto perché si tratta di una partita di calcio giovanile.
Il giocatore aggredito al collo è rimasto sotto shock e in lacrime, ragion per cui la partita per alcuni minuti è stata sospesa. Nonostante l'accaduto, l'arbitro ha però deciso di far riprendere la gara, con il giocatore vittima di violenza ancora in lacrime: per la cronaca sportiva, la gara si è conclusa con un pareggio per 3-3.
Al triplice fischio, non si sono placate le polemiche e adesso non è escluso il ricorso alla giustizia sportiva. La squadra che ha ospitato il match starebbe infatti valutando di presentare ricorso alla Figc e non è escluso che ad intraprendere le vie legali sia anche la famiglia del giovanissimo calciatore aggredito al collo un dirigente della squadra ospite: si chiedono infatti provvedimenti severi nei confronti del dirigente del Roccasecca.
"Ora basta! I principi fondamentali di questo sport devono essere tutelati, e non possiamo più tollerare il contrario. Stiamo valutando di agire per vie legali a seguito dei gravi episodi accaduti, anche perché, ad oggi, non c’è stato alcun cenno di scuse da parte della società avversaria. Vogliamo essere tutelati, e soprattutto vogliamo che lo siano i ragazzi. Il rispetto e il sano agonismo devono tornare a regnare sui campi di gioco: tutto il resto è inaccettabile!"
Lo dice in una nota la Stelaudia, che quindi così conclude: "Questa volta si è davvero superato il limite. Esigiamo che la FIGC intervenga dopo gli ultimi fatti accaduti: non c’è più tempo da perdere!"
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