Il "Sol per noctem" brilla ancora, tra sfide e speranze per il futuro

Opinioni - Una cerimonia sobria ma densa di significato, quella di oggi in Aula Magna per l'inaugurazione dell'anno accademico. Le ombre cupe dello scandalo del TFA si sono scontrate con la luce abbagliante della crescita e dell'internazionalizzazione dell'ateneo. Le parole del rettore e l'abbraccio con gli studenti

Il "Sol per noctem" brilla ancora, tra sfide e speranze per il futuro
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 24-03-2025 19:03 - Tempo di lettura 2 minuti

L'aula magna dell'Università di Cassino e del Lazio Meridionale ha vibrato, quest'oggi, di una solennità intensa. Nulla a che vedere con la passerella politica dello scorso anno quando i candidati a sindaco di Cassino facevano a gara per un selfie, salvo poi abbandonare la sala con il governatore Francesco Rocca lasciando il rappresentante degli studenti a parlare di fronte a delle sedie vuote. (LEGGI QUI: Gli studenti 'infiammano' l'anno accademico, si scatena la polemica politica)

Un'atmosfera, quella di quest'anno, densa di significato, dove le ombre cupe dello scandalo del TFA si sono scontrate con la luce abbagliante della crescita e dell'internazionalizzazione dell'ateneo.

Il rettore Dell'Isola ha squarciato il velo del silenzio, con parole che risuonano come un tuono: "Essere addolorati non significa essere solidali con chi tradisce la propria missione!". Un monito che brucia come lava incandescente, con una posizione netta contro ogni comportamento che infanga l'onore dell'istituzione. L'università, ha ribadito con forza, è "parte lesa", vittima di ogni azione che ne comprometta l'integrità.

Eppure, come un'araba fenice che risorge dalle ceneri, l'Unicas continua a prosperare. I numeri delle immatricolazioni, in controtendenza rispetto al declino demografico, e l'afflusso di studenti internazionali, ne sono la prova lampante. La testimonianza dello studente ucraino, un eroe moderno laureatosi con il massimo dei voti dopo aver fuggito l'orrore della guerra, è un faro di speranza in un mondo dilaniato dai conflitti.

La voce degli studenti, incarnata dal rappresentante Stefano Sforza, ha tuonato nell'aula magna, rivendicando l'importanza del polo di Frosinone e la necessità di una nuova sede, degna del loro futuro. L'apertura del Dipartimento di Lettere e Filosofia, un traguardo tanto atteso, è un segnale tangibile dell'attenzione dell'ateneo verso le loro esigenze. 

Non sono mancati applausi neanche alle relazioni del prof. Digennaro e del rappresentante del personale tecnico amministrativo Daniele Mattaroccia. Una standing ovation ha salutato l'intervento dell'attore e scrittore Yari Gugliucci che ha portato un contributo prezioso alla giornata.

Le istituzioni locali, schierate in prima fila, hanno celebrato il ruolo cruciale dell'Unicas come motore di sviluppo per il territorio. Il presidente del consiglio provinciale Quadrini ha definito l'ateneo una "risorsa strategica", un pilastro per la crescita della comunità. Gli studenti, in un abbraccio corale con il rettore, hanno espresso la loro gratitudine e la loro fiducia nel futuro.

Con questa cerimonia, l'Unicas ha inaugurato il suo 46° anno accademico, un passo decisivo verso il traguardo del mezzo secolo di vita. Un traguardo che l'ateneo si appresta a raggiungere con la consapevolezza delle sfide titaniche che lo attendono, ma anche con la fiamma ardente della speranza che illumina il suo "Sol per noctem", simbolo di un futuro radioso per l'intero Lazio Meridionale.





Articoli Correlati


cookie