Pontecorvo - I funerali del pensionato falciato martedì sera sotto gli occhi del figlio ancora non sono stati fissati: indagato l'autista. Il sindaco Rotondo si stringe attorno al dolore dei familiari. E intanto alcuni residenti mettono sotto accusa la pericolosità della strada: "Abbandonata e nel degrado. E i politici provinciali nulla hanno fatto finora per risolvere il problema"
La comunità di Pontecorvo è ancora sotto shock per la tragica scomparsa di Giovanni Carbone, il 72enne investito martedì sera da un'auto guidata da un 42enne del posto: il tragico sinistro si è verificato in contrada Melfi di Sopra. In un primo momento si è deciso di non procedere con l'autopsia: il magistrato ha ritenuto sufficiente l'esame esterno, dato che la dinamica dell'incidente è apparsa chiara.
La salma di Giovanni Carbone si trova però ancora presso l'obitorio dell'ospedale 'Santa Scolastica' di Cassino e non è stata rilasciata ai familiari: non è escluso che l'autopsia venga svolta nella giornata di domani, anche perché fino ad oggi pomeriggio non è stata comunicata la data dei funerali che con ogni probabilità si svolgeranno , a questo punto, nella giornata di sabato 22 marzo.
Nel frattempo, proseguono le indagini dei carabinieri della compagnia di Pontecorvo, che stanno raccogliendo ulteriori elementi utili per ricostruire nel dettaglio l'accaduto. L'attenzione è concentrata sulle testimonianze, compresa quella del figlio della vittima, che ha assistito alla tragedia, e sui rilievi effettuati sul luogo dell'incidente.
La procura ha aperto un fascicolo per omicidio stradale, come previsto in questi casi, e il conducente della Lancia Delta coinvolta è stato sottoposto ai test tossicologici di routine. Intanto il sindaco Anselmo Rotondo ha espresso il suo cordoglio ai familiari in un messaggio affidato ai social: "A nome personale e dell'intera amministrazione che mi onoro di guidare esprimo le più sincere condoglianze alla Famiglia Carbone per la tragica scomparsa di Giovanni".
Dice ancora il primo cittadino: "Al figlio Daniele, attivo volontario del Gruppo di Protezione Civile, che solo pochi giorni fa ho nominato responsabile digitale, un affettuoso abbraccio. Caro Daniele ti siamo vicini, sii orgoglioso di aver avuto un papà come Giovanni".
L'incidente ha fatto accendere nuovamente i riflettori sulla pericolosità dell'arteria in questione, la cui competenza è strettamemte provinciale. Ed è proprio ai politici eletti in provincia che alcuni residenti si rivolgono: "Da anni quella strada è abbandonata al degrado assoluto. Per chi non la conosce bene, percorrerla di notte è pericolosissimo. E i politici nulla hanno fatto finora per risolvere il problema, giustificandosi con il fatto che non ci sono fondi".
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