Cronaca - La dirigenza della struttura sanitaria si appella al presidente della Regione Lazio, a gennaio c'è il concreto rischio della chiusura. L'imprenditore Dragonetti: "Visto l'immobilismo della Asl di Frosinone chiediamo al presidente della regione Lazio di interessarsi della questione"
"Visto l'immobilismo della Asl di Frosinone, in questo momento a guda del commissario straordinario Dot.tssa Pulvirenti, forse impegnata a trattare con i potenti della Terra al G7 sul futuro della sanità mondiale, noi chiediamo un incontro urgente al presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, per cercare di risolvere i problemi del nostro territorio, dell'utenza, di genitori che combattono ogni giorno per le cure ai loro figli. Speriamo che almeno loro non prendano esempio dalla Asl di Frosinone".
A parlare è l'imprenditore di Cassino, Niki Dragonetti, che già nei giorni scorsi, insieme al dott. Pittiglio aveva lanciato un grido d'allarem paventando la possibile chiusura della struttura sanitaria.
“A noi non ci degnano neanche di una risposta e poi scopriamo che danno 180 mila euro di extrabudget a un altra struttura riabilitativa della Asl. Noi - aveva spiegato il dott. Pittiglio - abbiamo investito personalmente centomila euro a testa, ma adesso non possiamo continuare a rimetterci: in assenza di risposte, il 2 gennaio chiuderemo la struttura” dice il dottor Pittiglio, che infine precisa: “Noi a settembre abbiamo inviato una pec in cui chiedevamo fondi per smaltire la lista di attesa e non ci hanno nemmeno risposto.
È la prima volta in 35 anni di professione che non riesco a essere ricevuto da un direttore generale anche solo per confrontarmi, consigliarmi. Questi sono i fatti le altre sono chiacchiere”.
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