Cronaca - Il sindacato ha inviato oggi una missiva ai vertici della Asl di Frosinone: "Riteniamo indispensabile che vengano individuate e perseguite le responsabilità di coloro che hanno consentito l’assunzione di un professionista non abilitato e chiediamo di conoscere il numero esatto di pazienti da lui visitati e sottoposti a cure"
La Uil-Fpl torna ad interpellare i vertici della ASL in merito alla vicenda riguardante l’assunzione di un medico presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cassino, privo dei requisiti minimi per esercitare la professione medica in Italia. Anche seguito dell’intervento dei NAS, e della conseguente sospensione del medico, il sindacato - che sulla questione aveva già chiesto chiarimenti ai vertici Asl lo scorso mese di ottobre - non ha ancora ricevuto risposte.
Questa mttina, dunque, è partita una nuova missiva. "Ribadiamo le nostre richieste - spiega il sindacato - e chiediamo di ricevere un dettagliato resoconto delle verifiche svolte dall’Azienda in merito all’iscrizione all’Ordine dei Medici e al riconoscimento del titolo di studio del professionista in questione, specificando le date in cui tali verifiche sono state effettuate e i risultati ottenuti".
Chieste inoltre lrocedure di controllo: "È fondamentale comprendere quali siano le procedure di controllo adottate in fase di assunzione del personale sanitario e se queste siano state correttamente applicate nel caso specifico. Chiediamo di conoscere quali documenti sono stati richiesti al candidato e quali verifiche sono state effettuate sulla loro autenticità. Riteniamo indispensabile che vengano individuate e perseguite le responsabilità di coloro che hanno consentito l’assunzione di un professionista non abilitato, mettendo a rischio la salute dei pazienti e l’immagine dell’Azienda".
Si legge ancora nella missiva: "Chiediamo di conoscere quali provvedimenti disciplinari sono stati adottati nei confronti dei responsabili. È urgente che l’Azienda adotti tutte le misure necessarie per evitare il ripetersi di simili situazioni in futuro. Chiediamo di conoscere quali azioni concrete saranno intraprese per rafforzare i controlli sulle qualifiche del personale sanitario e per garantire la massima trasparenza nelle procedure di assunzione.
Inoltre, in considerazione del fatto che il medico in questione ha prestato servizio per due mesi, chiediamo di conoscere il numero esatto di pazienti che sono stati visitati e sottoposti a cure da parte di un professionista non abilitato. La mancanza di controlli preventivi ha comportato una grave violazione della sicurezza per il personale sanitario e per i cittadini, che hanno il diritto di ricevere assistenza da professionisti qualificati e abilitati. Ciò posto, si chiede un riscontro concreto entro 5 giorni dal ricevimento della presente".
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