Automotive, dopo 13 anni torna lo sciopero generale

Economia - L'ultima mobilitazione risale al 2011: in quell'occasione ci fu una mobilitazione anche a Cassino alla presenza dell'allora segretario della Fiom Maurizio Landini. Il sindacato di base FmU-Cub incalza: "Chiediamo a tutte le organizzazioni di rendere conto delle iniziative sindacali dal 19 ottobre in poi, perché la lotta, se veramente si vuole portarla avanti, non dovrà iniziare e terminare il 18 ottobre"

Automotive, dopo 13 anni torna lo sciopero generale
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 08-10-2024 18:35 - Tempo di lettura 2 minuti

L’organizzazione sindacale FLMU - CUB proclama otto ore di sciopero per tutti i turni di lavoro il giorno 18 ottobre per i lavoratori dipendenti Stellantis e per i lavoratori dell’indotto, delle ditte della componentistica, delle società dei servizi e delle aziende terziarizzate. E’ necessario, oggi più che mai, ritrovare, seppur con fatica, le ragioni dell’unità dei lavoratori, in questi anni totalmente esclusi da ogni decisione assunta in sede di relazioni sindacali.

L’ultimo sciopero generale del gruppo Fiat/Fca/Stellantis, infatti, risale a 13 anni fa, e gli effetti di questo disimpegno sindacale sono sotto gli occhi di tutti: si è consentito, senza battere ciglio, di perdere 30 mila posti di lavoro in Italia e di lasciare che il padrone portasse avanti indisturbato tutta la fase iniziale di smantellamento degli stabilimenti italiani. Per questo, fin d’ora, chiediamo a tutte le organizzazioni sindacali di rendere conto delle iniziative sindacali dal 19 ottobre in poi, perché la lotta, se veramente si vuole portarla avanti, non dovrà iniziare e terminare il 18 ottobre.

Per questo motivo la FLMU-Cub chiede una piattaforma sindacale unitaria, che sia discussa e approvata dai lavoratori, per evitare fughe in avanti, distinguo e disimpegni vari. Una piattaforma che tenga conto del breve, medio e lungo termine.

1. A breve termine, si chiede di mettere in sicurezza tutti i lavoratori e le loro famiglie, prorogando gli ammortizzatori sociali in scadenza il 31 dicembre 2024 a tutto il 2025 e prevedendo una integrazione salariale per il differenziale che si perde durante il periodo di Cassa Solidarietà.

2. A medio termine, si chiede di salvaguardare tutti i posti di lavoro, introducendo un sistema sperimentale di riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, anche con l'iniziale sostegno dei fondi attualmente destinati agli ammortizzatori sociali. In questo caso il provvedimento sarebbe a costo zero.

3. A lungo termine, per preservare tutte le attuali produzioni in Italia, si chiede di istituire un organismo sotto il diretto controllo dello Stato, composto da persone di spiccata onestà e competenza, per la riconversione industriale degli stabilimenti in disuso, senza che questi finiscano nelle mani della speculazione edilizia. Una sorta di Istituto di Riconversione Industriale che, in collaborazione con i vari Consorzi Industriali, gestisca tutte le crisi industriali legate alle dismissioni.

Su queste proposte, con l’auspicio che divengano patrimonio anche delle altre organizzazioni sindacali, la FLMU-CUB proclama per il 18 ottobre lo sciopero su tutti i turni di lavoro. In quella giornata a Roma ci sarà la mobilitazione generale indetta da Fim, Fiom e Uilm. Mentre venerdì 11 ottobre a Cassino si riunirà la Consulta dei sindaci e nello stesso giorno il Ceo Tavares è atteso alla Camera.

FOTO COPERINA:  Uno sciopero della Federazione impiegati operai metallurgici (FIOM) a Cassino, in provincia di Frosinone, nel 2011 (ANSA/MASSIMO PERCOSSI)





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