Economia - Nel terzo trimestre del 2024 lo stabilimento pedemontano ha prodotto 19.710 vetture, il 47,6% in meno rispetto al 30 settembre del 2023. L'allarme della Fim-Cisl: "Si tratta del peggior dato per la fabbrica di Piedimonte. È necessario anticipare quanto prima il lancio dei nuovi modelli, per limitare l’attuale uso di ammortizzatori; diversamente, per tutto il 2025 continueranno ad esserci difficoltà"
I dati della produzione di Stellantis nei primi nove mesi del 2024, dopo tre anni di crescita, segnano un forte dato negativo rispetto all’anno precedente, con una quantità tra autovetture e furgoni commerciali di 387.600 unità contro le 567.525 del 2023. Per la prima volta tutti gli stabilimenti sono in negativo, “profondo rosso” e perdono sia gli autoveicoli che i veicoli commerciali. Precisamente le autovetture registrano un -40,7% con 237.700 unità e i veicoli commerciali un -10,2% con 149.900.
Secondo i dati diramati nel primo pomeriggio di oggi dalla Fim-Cisl, nel 3° trimestre anche i due unici stabilimenti in positivo nella prima parte dell’anno, Pomigliano d’Arco e Atessa, cedono il passo e registrano un dato negativo rispettivamente del -5,5% e del - 10,2%. Certo, ben lontano dai dati estremamente negativi degli altri stabilimenti che toccano punte che vanno dal -47% al -75,8% rispetto ai nove mesi dello scorso anno. Volumi che sono destinati a peggiorare. Se l’andamento riscontrato nel 3° trimestre venisse confermato nell’ultimo, la produzione si aggraverebbe ulteriormente con le auto sotto i 300 mila e la produzione complessiva, considerando i veicoli commerciali, scenderebbe sotto quota 500 mila, con meno di un terzo dei volumi del 2023 (751 mila).
Una delle situazioni più difficili è quella che riguarda lo stabilimento di Cassino dove la produzione nel 3° semestre è di 19.710 unità, determinando una flessione negativa del -47,7% rispetto al 2023, la peggiore nella storia dello stabilimento di Cassino. Lo stabilimento è organizzato su un solo turno da questo inizio anno. L’attuale produzione è rappresentata per il 20% da Alfa Romeo Giulia, il 53% dall’Alfa Romeo Stelvio e il 27% dalla nuova Maserati Grecale, quest’ultima viene prodotta anche nella versione full electric. Le potenzialità dello stabilimento di Cassino sono enormi; basti pensare che nei primi nove mesi del 2017 la produzione è stata cinque volte l’attuale, con un’occupazione di oltre 4.500 unità.
La situazione produttiva di questi anni ha impattato negativamente sull’occupazione, attualmente in forza sono 2.580. Anche Cassino è stato coinvolto da numerose fermate produttive, complessivamente circa 40 giorni in CDS. Nelle restanti giornate il CDS coinvolge mediamente 600 lavoratori al giorno. Recentemente nel CDS sono stati inclusi anche circa 568 lavoratori dei reparti presse/plastica. I lavoratori in trasferta temporanea nei siti Stellantis sono circa 100. In aggiunta alla Maserati Grecale, allo stabilimento è stata assegnata la futura piattaforma STLA Large BEV con i nuovi modelli Alfa Romeo Stelvio e Giulia, in produzione nella seconda metà del 2025 e all’inizio del 2026, mentre il terzo modello verrà prodotto dal 2027. È necessario anticipare quanto prima il lancio dei nuovi modelli, per limitare l’attuale uso di ammortizzatori; diversamente, per tutto il 2025 continuerà ad esserci una difficoltà sui volumi.
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