Economia - Al via nel pomeriggio la stagione delle audizioni inaugurata dalla Consulta degli amministratori del Lazio Meridionale. Intanto la consigliera regionale Sara Battisti annuncia che sarà presente alla mobilitazione del 18 ottobre indetta da Fim, Fiom e Uilm: "Troppi posti di lavoro a rischio, bisogna invertire la rotta"
Gli occupati sono sempre di meno, gli ammortizzatori sociali sempre di più e la prospettiva dell’elettrico non aiuta a far intravedere un futuro più sereno per lo stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano: adesso si teme seriamente che ci possa essere una seria emorragia occupazionale. Il lento declino, a dir la verità, è già iniziata da qualche anno: nel 2017, quando lo stabilimento pedemontano produceva Giulia e Stelvio a pieno regime su due turni, erano circa 10.000 gli occupati, considerando anche le fabbriche dell’indotto.
Le ultime assunzioni risalgono proprio a quell’anno: in fabbrica arrivarono 832 interinali, 300 dei quali vennero stabilizzati a gennaio 2018. Poi, il lento declino: una lunga serie di pensionamenti e nessun turn over, uscite incentivate proposte dall’azienda, interinali dell’indotto mandando a casa, licenziamenti in alcune fabbriche della componentistica ed ecco che oggi il settore automotive si è assottigliato a circa 4.000 operai. La metà rispetto a quelli di pochi anni fa, ma pur sempre un numero importante.
Numeri che però rischiano di diminuire ancora: fino al 31 dicembre si lavora su un solo turno a rotazione, in regime di solidarietà. La prima nuova vettura, il Suv Alfa full electric, lo Stelvio, dovrebbe partire non prima del secondo semestre del 2025. Ma i numeri dell’elettrico non fanno ben sperare: ad oggi del Suv Maserati Grecale full electric ne vengono prodotte solamente 8 unità al giorno.
Per questo motivo il territorio si è mobilitato e oggi pomeriggio nella sala Restagno del Comune di Cassino prenderà il via la cosiddetta ‘stagione delle audizioni’ voluta dalla Consulta dei sindaci. Si parte con sindacati e associazioni datoriali: il presidente della Consulta dei sindaci del Lazio Meridionale, Enzo Salera, ha convocato la riunione per oggi pomeriggio alle ore 17. Gli amministratori intendono capire dai sindacati cosa sta succedendo in fabbrica, quali sono le prospettive. Poi, nel mese di ottobre, i sindaci intendono relazionarsi con i vertici provinciali e regionali nonché con deputati e senatori del territorio per poi concludere, entro e non oltre il mese di novembre, con il ministro Urso.
E intanto ieri, presso il Palazzo della Provincia di Frosinone, si è svoltala seduta della Commissione Consiliare che ha affrontato la questione relativa a Stellantis e il suo impatto sull'indotto: è stato stabilito che sarà il presidente del consiglio provinciale Gianluca Qualdrini ad interfacciarsi direttamente con la Vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, con la quale ha già avviato un dialogo, successivamente all’incontro della stessa con il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Una volta completato il confronto tra la Regione e il Ministero, si procederà alla convocazione di un Consiglio Provinciale Straordinario, con la partecipazione di tutti i sindaci dei 91 comuni della provincia.
LA NOTA DI SARA BATTISTI
“Sarò presente alla manifestazione di Roma il 18 di ottobre per lo sciopero indetto da FIOM, Fim e Uilm a tutela dell'occupazione e per un nuovo sviluppo dell'industria dell'auto in Italia. Questo sciopero spero che serva a scuotere in maniera definitiva istituzioni e Stellantis, che continuano con il rimpallo delle responsabilità mentre gli operai vedono il futuro sempre più a rischio”. Così in una nota Sara Battisti, consigliera regionale Pd del Lazio.
“Serve una svolta - prosegue - attraverso interventi strategici da parte di Europa e governo. Sono necessarie mirate politiche industriali ed un impegno serio e rigoroso da parte dell’azienda. A Cassino, ad esempio, sono quotidiani i segnali lanciati anche dalle tante fabbriche dell’indotto che non riescono più a gestire il calo di produzione da parte di Stellatis: troppi posti di lavoro sono a rischio, invertire la rotta quanto prima - conclude - deve diventare un impegno di tutti”.
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