Cultura - “La mia famiglia mi ha insegnato a stare sempre dalla parte dei più deboli”. Nel paese l’autrice ha presentato il libro ‘A te vicino così dolce’
“Il libro è stato ambientato in una scuola privata, in un’epoca di grande superficialità e di grande immagine. In questa scuola c’era la dittatura dell’estetica, dei soldi, dell’immagine alla quale io sentivo di non appartenere perché io avevo ricevuto una educazione democratica. I miei nonni materni erano ciociari; mio padre della provincia di Salerno, è stato il primo laureato del suo paese. La famiglia mi ha insegnato a stare sempre dalla parte dei più deboli. A non giudicare. Ad essere aperti”.
Questo è soltanto un breve tratto del dialogo che Serena Bortone, giornalista, autrice televisiva e conduttrice di successo ha tenuto in piazza San Salvatore a Pignataro Interamna. La giornalista, intervistata da Elena Pittiglio, ha presentato il suo primo lavoro editoriale dal titolo ‘A te vicino così dolce’; un romanzo edito da Rizzoli (collana La Scala) ambientato nella Roma bene degli anni 80, quando internet non c’era e le informazioni transitavano solo attraverso le chiacchiere o i libri. L’autrice nel libro racconta con una prosa graffiante e fresca una stagione della vita in cui i sentimenti sembrano prevalere su tutto, trascinando il lettore in un vortice oscillante tra illusione e bruschi ritorni alla realtà.
‘A te vicino così dolce’, da settimane nella top ten dei libri più letti, giunto già alla sua quinta ristampa, è un romanzo tenero e avvincente, ma anche doloroso e pieno di coraggio, su quanto siamo disposti a farci ingannare dall’amore. Il libro consegna il ritratto di una generazione che, in fondo in fondo, ha scoperto di non essere mai stata libera come le hanno fatto credere. Un’ora circa di dialogo in cui, oltre alla presentazione del romanzo di formazione, Serena Bortone ha toccato importanti temi. In particolare, l’autrice ha parlato dell’età adolescenziale tracciando le differenze tra l’adolescenza attraversata negli anni ’80 e quella di oggi. L’ascolto è stato un altro argomento su cui la giornalista si è soffermata molto. Parlando di Paolo, uno dei personaggi del libro, protesto all’ascolto dell’altro,
Serena Bortone ha sottolineato: "Quando ho imparato ad ascoltare ho capito che ascoltare è un regalo molto più importante e molto più bello e significativo di fare personale sfoggio della parola. Nella vita, tutti noi, cosa vogliamo? Soltanto essere ascoltati” ha risposto l’ospite. “L’attenzione – ha poi aggiunto – è il primo gradino della cura. E’ il primo regalo che possiamo fare agli altri e facendolo agli altri lo facciamo anche a noi stessi. La nostra vita, se indirizzata verso l’ascolto, può essere più armonica”. L’evento che ha avuto ospite Serena Bortone rientra nella rassegna promossa dall’amministrazione comunale di Pignataro Interamna.
Una stagione culturale, quella inaugurata da mesi in paese dal sindaco Benedetto Murro e dall’assessora alla Cultura Rosaria Murro che non finirà di riservare sorprese. “Abbiamo vissuto – ha affermato il sindaco - un’estate pignatarese all’insegna della cultura. Questa sera chiudiamo, ma chissà che non ci siano altre sorprese”. Nel rivolgersi, poi, alla giornalista ha commentato: “A te vicino così dolce è un libro bellissimo, che tocca dentro”.L’evento è stato promosso e organizzato dall’amministrazione comunale in collaborazione della libreria Ubik di Frosinone. Il libro è stato presentato con il contributo “Linea di intervento realizzata con il sostegno della Regione Lazio per Biblioteche, Musei e Istituti similari, Ecomusei e Archivi Piano annuale 2023, L.R. 24/2019”.
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