Opinioni - Le vittorie, ancor più se ottenute con troppa facilità, stante anche la non eccessiva credibilità dell’avversario, è vero: possono dare alla testa. Le batoste elettorali possono però fare di peggio. Auspicabile quindi che chi deve uscirne dalla propria “ubriacatura”, ne esca e ritrovi, pur se a fatica, l’equilibrio dovuto
Che i cittadini abbiano bisogno di certezze e di sicurezza, come ha scritto chi ha cercato maldestramente di speculare in maniera pesante sulla vicenda del bambino scosso dalla corrente dei fili elettrici di un palo della luce in piazza Labriola, lo si sa dai tempi di Gaetano Pappagone. Come pure si sa della non esistenza di amministratore comunale in qualsiasi parte dell’universo mondo che non sia gravato dalla preoccupazione della stessa cosa, se non altro per non essere chiamato un giorno dalla Giustizia, civile e penale, a rispondere, in proprio, delle disgrazie altrui.
Si sa pure, però, che nonostante tutti gli accorgimenti, le raccomandazioni a chi deve provvedere, gli scongiuri (di qualsiasi tipo e natura) da parte di chi amministra, in un qualsiasi angolo di una città si annida il pericolo, e un giorno, un qualsiasi giorno, può maledettamente arrivare quel qualcosa di brutto e di triste che nessuno vorrebbe. Assieme al richiamo ad un sempre maggiore impegno a fare le cose per bene, si accompagnano da parte di chi ha responsabilità sul groppone l’augurio e la speranza che non abbia mai ad arrivare quel giorno, quel brutto giorno.
Con questo caldo, poi, che picchia come un fabbro sulle capocce senza distinzione alcuna, cosa dovrebbe dunque scoprire e deliberare in merito un consiglio comunale in una riunione? Richiesta, peraltro con carattere d’urgenza, da un consigliere di una delle opposizioni? Se non forse che nell’aula consiliare Di Biasio, con i climatizzatori a palla, si sta un po’ meglio. E che forse si riesce pure a ragionare un po’ meglio rispetto allo stesso consigliere che da fuori, all’aria aperta, avanza certe richieste fuori luogo e fuori tempo?
E’ stato scritto pure che sarebbe ora che qualcuno suoni la sveglia all’amministrazione Salera “forse troppo inebriata dai festeggiamenti della vittoria elettorale”. Indubbiamente è un rilievo da tener presente e chi di dovere saprà saggiamente farne tesoro. Le vittorie, ancor più se ottenute con troppa facilità, stante anche la non eccessiva credibilità dell’avversario, è vero: possono dare alla testa.
Le batoste elettorali possono però fare di peggio. Auspicabile quindi che chi deve uscirne dalla propria “ubriacatura”, ne esca e ritrovi, pur se a fatica, l’equilibrio dovuto.
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Caro Costa, vi vedo tutti 'scossi'... e nervosetti!