Cronaca - Protagonista dell'episodio il titolare di un'azienda di Cassino, Niki Dragonetti: "Così si vuole incentivare chi crea sviluppo ed occupazione?". Carabinieri sul posto
Si è steso sull'asfalto rovente di via Spineto (oggi via Benedetto Dragonetti) una lingua di asfalto tra i comuni di Cassino e Sant'Elia Fiume Rapido dove sorge la sua azienda, per gridare forte la sua protesta. E' Niki Dragonetti, vulcanico imprenditore cassinate che, praticamente senza alternative ha dovuto far ricorso ad una clamorosa protesta per vedersi riconosciuto quel diritto a fare impresa che nel nostro Paese dovrebbe essere tutelato. Ma andiamo per ordine. In mattinata si presenta alla porta della DSI (Dragonetti soluzioni industriali) un incaricato del gestore per l'elettricità, da domani mattina primo agosto, e fino alla sera 21 ci sarà un'interruzione di energia elettrica per poter effettuare dei lavori: non di urgenza ma, di ordinaria manutenzione.
A nulla valgono le proteste di Dragonetti, ci sono scadenze, consegne da effettuare con penali da capogiro, dipendenti che devono lavorare. Niente, il gestore di energia è irremovibile, i lavori devono effettuarsi, e Dragonetti si organizzi come meglio crede.
L'imprenditore non ci vede più dalla rabbia, mette l'auto di traverso, si stende sull'asfalto rovente e si autodenuncia ai carabinieri. I militari della stazione di San Elia giungono dopo pochi minuti, con loro, i colleghi del nucleo Forestale, e gli agenti della polizia locale di San Elia competenti per territorio.
Le forze dell'ordine, dopo un'estenuante trattativa con il gestore elettrico, riescono a far rinviare i lavori previsti a quando lo stabilimento sarà chiuso per ferie, ovvero la prossima settimana. Niki Dragonetti esulta ma allo stesso tempo fa un'amara riflessione: "Ho dovuto adottare una soluzione estrema per vedermi riconosciuto il più fondamentale dei diritti dopo quello alla salute: quello al lavoro. Se avessi avuto questo blocco dell'energia elettrica, avrei dovuto pagare 46mila euro di penale per ritardata consegna del nostro materiale. Così si vogliono aiutare le imprese? Così si vuole incentivare chi crea sviluppo ed occupazione in un territorio martoriato dalla crisi economica?"
I carabinieri hanno provveduto all'identificazione dell 'imprenditore e a ripristinare la normale circolazione stradale.
Articolo precedente
Il vice sindaco Ranaldi e gli ispettori ambientali comunaliArticolo successivo
Galluccio, approvato il Piano Urbanistico Comunale