Cronaca - Entrambi erano difesi dall'avvocato cassinate Mariano Giuliano. Ecco i dettagli
Per la procura della Repubblica di Frosinone, i due fratelli egiziani di 41 e 36 anni erano il terrore degli autolavaggi dell'intera provincia. Per questo, ed altri motivi, tra cui le lesioni, il furto, l'incendio doloso, ed altro, il pm Picchi aveva sollecitato una condanna di 8 anni di reclusione ciascuno.
Una sorta di racket degli autolavaggi insomma, quella ipotizzata dai magistrati del capoluogo dove i due fratelli imputati nel processo a loro carico che si è appena concluso presso il tribunale di Frosinone, non avrebbero lesinato atti di violenza ed intimidazione, tra cui anche incendi dolosi, nei confronti dei loro connazionali che si permettevano di lavorare con le loro attività, sempre di autolavaggio, senza il consenso dei due fratelli che, in alcuni casi li avrebbero anche derubati di materiale ed attrezzature.
Diversi gli episodi contestati ai due extracomunitari nel corso del dibattimento. La tesi dell'accusa però non è stata accolta dal collegio giudicante e i due extracomunitari, difesi dall'avvocato cassinate Mariano Giuliano, sono andati assolti per i reati più gravi che gravavano su di loro, mentre per quanto riguarda gli altri reati meno gravi, ad esempio le lesioni è sopraggiunta la prescrizione.
Assolto anche un terzo imputato, accusato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina difeso dall'avvocato Incitti, finito alla sbarra a seguito di alcune intercettazioni telefoniche.
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