Politica - Il primo cittadino di Pontecorvo mette sotto accusa il presidente della Consulta: "Chi la dirige non ha saputo mantenere un gruppo unito, sbagliato non presentarsi. Questo territorio riceverà tanti nuovi servizi, chi diserta le aule non ha mai ragione. Politicizzare questi argomenti non va bene, non si fa il bene dei cittadini"
Il sindaco di Cassino Enzo Salera, in qualità di presidente della consulta dei sindaci del Lazio Meridionale, ieri, alla vigilia della riunione odierna in Provincia per approvare l'atto aziendale della Asl, aveva annunciato di disertare l’incontro e aveva spiegato: "La documentazione ci è giunta solo ieri, ragion per cui abbiamo chiesto un rinvio anche per poter esaminare meglio le criticità riguardanti all'ospedale Santa Scolastica. La richiesta non è stata al momento accolta per cui l'indirizzo che si è dato la consulta è quello di non partecipare al voto. Sono già molti i sindaci che hanno aderito”.
Questa mattina l’atto aziendale è stato però approvato anche grazie al voto di molti sindaci del cassinate, e all’esito della votazione è il primo cittadino di Pontecorvo Anselmo Rotondo a bacchettare il presidente della Consulta dei sindaci: “Mi sembra strano che il presidente della consulta dei sindaci possa dire che tutti i sindaci della consulta abbiano protestato, perché gran parte dei sindaci della Consulta del basso Lazio era presente in aula insieme a me e hanno votato a favore dell'atto aziendale.
Tutt’al più parliamo di una consulta spaccata a metà nella quale chi la dirige non ha saputo mantenere un gruppo unito anche perché sull'intero territorio - da Cassino a Pontecorvo, San Giorgio a Liri ed Aquino - ci sono nell'atto aziendale tantissimi investimenti previsti, quindi il presidente della consulta secondo me ha sbagliato a non presentarsi, cosa che non ha mai fatto in passato.
Nei giorni scorsi - prosegue Rotondo - ho promosso un incontro a Pontecorvo: il sindaco di Cassino è stato invitato ma non si è presentato, né tantomeno ha mandato un suo delegato e quando non ci si presenta non si ha mai ragione; in secondo luogo Salera doveva mantenere unita la consulta e al limite convocare tutti insieme.
Dunque, i sindaci che oggi hanno disertato l’aula, non rappresentano l'intera consulta dei sindaci del basso Lazio che è rappresentata da ben 27 sindaci molti dei quali erano insieme a me presenti in aula e hanno votato sì dando fiducia all'atto aziendale presentato dalla commissaria Pulvirenti e che vede molti investimenti anche per i comuni del cassinate”.
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