Tra frizioni nel Pd e coerenza a fasi alterne parte ufficialmente il 'Salera bis'

Politica - Questa mattina il sindaco ha presentato la squadra. Nessuna sorpresa rispetto alla vigilia, confermati i sette nomi e la delega da vice a Ranaldi. Il primo cittadino spiega perché gli assessori sono stati scelti solo tra i candidati ma scivola sulla coerenza

Tra frizioni nel Pd e coerenza a fasi alterne parte ufficialmente il 'Salera bis'
di autore Alberto Simone - Pubblicato: 19-06-2024 19:46 - Tempo di lettura 3 minuti

 

Confermate le indiscrezioni della vigilia: nella giunta del ‘Salera bis’ entrano a far parte solo coloro che si sono candidati alle elezioni. Restano ufficialmente fuori, dunque, l’ex vicesindaco Francesco Carlino e il coordinatore della campagna elettorale di Enzo Salera, membro della direzione nazionale del Pd Danilo Grossi. Sembra tramontare anche l’ipotesi di un loro futuro coinvolgimento nello staff. Enzo Salera volta pagina e lo fa con nuovi uomini, nella giunta che ha presentato questa mattina nella sala Restagno del Comune di Cassino solo due le conferme e cinque nuovi assessori.

I due nodi più difficili, quelli relativi alla delega da vicesindaco e agli assessori da nominare in quota al Pd sono stati sciolti nella persona dell’ormai ex consigliere provinciale Gino Ranaldi: è stato nominato assessore alla polizia locale e agli affari legali e farà le veci del primo cittadino. Almeno per i primi venti mesi. Per i restanti due terzi del mandato la delega da vice andrà prima a Pierluigi Pontone e poi a Maria Concetta Tamburrini.

Questi, almeno, sono i patti della vigilia, ma c’è come l’impressione che di rimpasti ce ne saranno parecchi nel ‘Salera bis’: la squadra granitica della precedente amministrazione è già un lontano ricordo. Le fibrillazioni si fanno subito sentire. Nella riunione per decidere i capigruppo, sembrava scontata la designazione di Sarah Grieco per il Pd vista la sua esperienza, ma l’altra donna, la consigliera Ornella Rodi, allo stesso modo ha reclamato tale ruolo e il nodo ancora non è stato sciolto.

Ma torniamo alla Giunta: così come anticipato il sindaco si riserva un assessorato in sua quota, è il geometra Gennaro Fiorentino che subentra a Francesco Carlino per quel che riguarda i Lavori Pubblici e subito mette in chiaro le priorità: “Completeremo il rifacimento del centro con piazza Labriola. La funivia? Ci sono degli ostacoli normativi, ma resta un nostro obiettivo”.

A raccogliere l’eredità di Danilo Grossi alla Cultura sarà invece l’ex consigliera Gabriella Vacca: “Nei cinque anni trascorsi ho lavorato molto al fianco di Danilo, mi ha insegnato tanto e spero di aver imparato tanto, sono pronta a questa difficile sfida. Per la Pubblica Istruzione e lo Sport si andrà in continuità con Maria Concetta Tamburrini, anche lei espressione della lista ‘Salera sindaco’. Il primo cittadino ha tessuto le sue lodi: “Grazie al suo impegno abbiamo triplicato gli asili nido in città”. Entrano in Consiglio altre due donne, al loro posto: l’avvocato Mercedes Galasso e la commercialista Giovanna Grossi.

Nel Pd al posto di Gino Ranaldi entra in Consiglio Fabio Vizzacchero mentre il secondo assessore della lista è il secondo dei non eletti, Giuseppe Capizzi, con deleghe al Commercio e alle Attività Produttive. Infine, per la lista ‘Partecipiamo Cassino’ entrano in Giunta Pierluigi Pontone e Francesca Calvani. Al posto di Pontone entra in assise Fausto Salera. 

Conclusa la Giunta, lunedì 24  giugno si andrà in Aula per l’elezione del presidente del Consiglio, il giuramento e la convalida degli eletti. Sempre nell’assise di lunedì si formeranno anche le commissioni consiliari che dovranno lavorare già da subito in quanto il 28 si tornerà in Aula per approvare le tariffe della Tari: un provvedimento che non può andare oltre il 30 giugno.

Il ‘Salera bis’ è insomma pronto a decollare, ma è una squadra molto diversa rispetto alla precedente, viene difficile anche parlare di ‘secondo tempo’, anche perché sono solo due gli assessori riconfermati. L’improvviso allontanamento con Francesco Carlino e Danilo Grossi nasconde molto di più di un semplice assessorato non dato perché non si sono candidati e per una questione di "coerenza" come ha rivendicato il sindaco che ha spiegato che gli assessori sono stati scelti solo tra chi si è candidato così come da patti precedenti da onorare.

Per le prossime conferenze, però, consigliamo al sindaco di cambiare termine, perché parlare di coerenza con al fianco una neo assessora che per cinque anni ha girovagato tra Forza Italia e Fratelli d’Italia e ha fatto opposizione nei banchi del centrodestra non è forse molto opportuno. Perché la coerenza è una cosa seria e sarebbe opportuno maneggiarla con prudenza.





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